Alfredo Testi zasse); dall'altro che il suo cattivo funzionamento ed i suoi vizi . strutturali condizionino la stessa produzione legislativa la quale, lungi dal tentare di semplificare le procedure, è indotta a conformarsi alla struttura burocratica esistente :se vu·ole avere qualche probabilità di diventare realmente operante. Diviene così evidente un circolo vizioso troppo spesso trascurato: solo la legge, razionalizzando l'azione della pubblica amministrazione, può creare valide premesse per il rinnovamento e la riforma burocratica; ma solo una bt1rocrazia agile ed efficiente può creare le condizioni per t1na legislazione agile e snella. 3~ Se questa è la sitt1azione a livello nazionale, certamente essa non si presenta né più soddisfacente né più rassicurante nell'esperienza fin qui condotta delle Regioni a Statuto speciale. Di regola infatti in queste Regioni sono stati senza eccessiva fantasia ripetuti i moduli organizzativi delle amministrazioni centrali, rinunciandosi così fin dall'inizio a svolgere la necessaria azione di rinnovamento in questo settore. Si è anzi verificata un'alluvione di funzionari centrali che hanno portato nelle Regioni tutti i mali della burocrazia statale, esasperandoli ulteriormente per la debolezza e spesso l'arretratezza delle classi politiche locali 5 • La Sicilia in particolare, ove la Regione è nata sul modello statale e con la massiccia im.missione di funzionari in buona misura provenienti dal disciolto Ministero dell'Africa Italiana, rappresenta oggi l'esempio più noto ed esasperato di quali possano essere le estreme conseguenze di un sistema i ct1i caratteri si sono sommariamente ricordati. In Sicilia è addirittt1ra capitato spesso che di fronte a scelte avanzate ed a leggi democratiche e moderne prodotte dalla classe politica regionale, la locale burocrazia non abbia saputo o voluto utilizzare le buone leggi a disposizione, agendo obiettivamente da freno sullo sviluppo economico e sul progresso sociale dell'Isola. 4. Non è forse un caso, quindi, se proprio dalla Sicilia è venuta la proposta di un interessante tentativo innovatore per la ri...: forma degli uffici regionali 6 • 5 È noto, inoltre, che al trasferimento di funzionari dal centro alla periferia non. si è accompagnata la soppressione dei posti nelle amministrazioni di provenienza: e tale fenomeno rischia di ripetersi nuovamente e con maggiori proporzioni. 6 Si tratta di un disegno di legge sulla « Riforma della burocrazia regionale» presentato il 24 febbraio 1968 all'Assemblea Regionale Siciliana dagli on.li Lombardo, Lentini, Saladino, Muccioli, Rossitto, La Porta, Mazzaglia, Messina, Di Benedetto, 24 Bibiiote·caginobianco
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