Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

Alfredo Testi volgere di un ottantennio, alla bella cifra di 1.248.363 impiegati in attività di servizio (compreso il personale militare) al 1961. Questo fenomeno non è stato determinato tanto da ~sigenze di funzionamento (e cioè dall'allargamento dei comptti da assolvere), quanto da esigenze, come si dice, di « scorrevolezza nella carriera », articolata su una serie di qualifiche artificiosamer1te create più per consentire diversificazio11i del trattamento economico che per reali esigenze di funzionalità. l4'attt1ale organizzazione piramidale della burocrazia determi11a infatti una costante pressione dal basso verso l'alto che conduce - secondo un processo continuo - prima a progressivi ampliamenti del vertice e poi (per il rapporto numerico proporzionale fra i gradi, che si tende a conservare costante), a corrispondenti allargamenti della base dell'apparato. L'analisi di questo processo, che co1ne si è detto si svolge al di fuori di qualsiasi esigenza funzionale, ha consentito all'arguto C. Northcote Parkinson di affermare in forma apparentemente paradossale, ma con la citazione di dati di fatto inoppugnabili, che laddove vige il principio della carriera quale criterio selettivo del personale « ... non esiste alcu11 rapporto tra il lavoro da svolgere e il numero delle persone cui tale lavoro è affidato, continua11do invariato l'aumento del personale sia che il lavoro cresca, dimin11isca o scompaia » 3 • - Il sistema vigente risulta d'altra parte assolutamente inadeguato a selezionare· i n1igliori per i posti di maggiore responsabilità. Basato com'-è sul concetto di « carriera », e poiché solo il 6% del personale delle amministrazioni civili dello Stato riesce a raggiungere la qualifica di ispettore generale, il sistema consente che spesso funzionari abili e preparati siano a lungo costretti a ricoprire ruoli nettamente inferiori a q11elli consentiti dalle loro reali capacità, mentre altri meno capaci e dotati si trovano ad occupare i ranghi più elevati, magari solo perché al momento della promozione ebbero la ventura di trovare disponibili i posti in organico 4 • Una delle consegue11ze di tali. assurdità è che spesso funzionari di grado elevato si trovino di fatto· assolutamente sprovvisti di effettive competenze e quindi di un reale· prestigio morale all'interno dell'organiz~ zazione: dal che deriva nella maggior parte dei casi quella perni3 Cfr. C. N. PARKINSON, La legge di Parkinson, Bompiani 1964, p. 10. Analoghe citazioni, altrettanto paradossali ed inoppugnabili, potrebbero essere dedotte dal più recente libro di LAURENCE J. PETER e RAYMOND HULL, Il principio di Peter, Bompianì 1970. 4 Spesso il legislatore ha tentato di attenuare tali incongruenze ricorrendo a rimedi « empirici » ( come l'allargamentò degli organici, le promqzioni in soprannumero, ecc.) che hanno finito tra l'altro col creare un nuovo tipo di sperequazione tra funzionari dello stesso ruolo. 22 Bibiiote·caginobianco

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