Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

La riabilitazione del Piano un presupposto significativo, una condizione favorevole per la « riabilitazione » e per il rilancio della programmazione. Se c'è questa condizione favorevole, si tratta però di renderla efficacemente operante. E questo sembrava che si dovesse r~tenere possibile nel quadro della più generale condizione favorevole determinata dal voto del 7 giugno, se questo voto dev'essere interpretato come lo han110 interpretato i più attenti e disinteressati osservatori: un voto a favore della stabilità politica. Ma è sopravvenuta la crisi di governo dopo il fallimento del « vertice » sulla situazione economica e finanziaria, in relazione all'inasprimento della polemica sulle giunte, i11conseguenza dell'ostinato rifit1to da parte dei sindacati di revocare uno sciopero generale che era stato proclan1ato incautamente, ed in un momento inopportuno sia dal punto di vista econon1ico che dal punto di vista politico: come se obiettivo dell'azione sindacale fosse quel rovescian1ento del sistema che è l'obiettivo cui mirano soltanto alcuni estremisti, più o me110 romantici. Perciò le sorti della programmazione si giocano ora nei meandri di una crisi di governo che forse si sarebbe potuta evitare se all'indomani del 7 giugno il discorso sul rilancio della programmazio11e, e quindi sulle riforme, fosse stato riproposto senza riserve mentali e avendo sott'occhio la condizione del paese, della produzione e dell'occupazione, dei prezzi e degli investimenti, della spesa pubblica e del mercato fi11anziario ecc. ecc.: precisando quali riforme senza spese e con spese si possono avviare, quali provvedimenti sono necessari per collegare il risanamento della congiuntt1ra all'avvio delle riforme, quali misure sono pregiudiziali ai fini dell'auspicata riabilitazione della politica di piano. Non è detto, però, che proprio negli oscuri meandri di queste crisi di governo non si possa trovare il filo d'Arianna che i partitj di centro-sinistra non hanno saputo trovare alla luce della pur tanto chiara indicazione del 7 giug110: è una concessione, questa, che non possiamo non fare al nostro temperamento ottimistico; ed è un'ipotesi sulla quale si fonda la sola alternativa possibile a quella cronica instabilità politiça che precluderebbe ogni possibilità di riabilitare la programmazione. Comunque, nell'articolo pubblicato dall'on. Giolitti a crisi aperta, su « l'Avanti » del 12 luglio, si leggono propositi che sono assai simili a quelli già espressi d·a coloro che per averli espressi avevano suscitato qualche reazione di « insofferenza » da parte dello stesso on. Giolitti o di qualche giolittiano troppo zelante, forse ancora oggi sospettosi, l'uno e gli altri, che si vogliano soltanto « fornire pretesti ed alibi alla tentazione 15 B·bi iotecag i nobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==