Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

.. Europa e Mezzogiorno Mezzogio 1 rno », eravamo guidati dalla fiducia, molto ottimistica, che la creazione ,di talune infrastrutture avrebbe reso posiSibile lo svih1p1 po,. Nel docuimento 1della Comunità ap,pare chiaramente una analo,ga co,ncezione, di cieca fiducia nel ruo1lo delle iniziative e delle 01 pere volte a miglioirare l'ambiente. Ora, 110n si tratta certo di contestare il decisivo• ruolo delle infrastrutture nello svilup 1 po economico, ma è illuso 1 rio pensare che da sole queste 1 possano essere un elemento risolutivo, se no,n sono accompagnate da misure di incentivazione, valide a1d attrarre gli o,peratori economici, in fu112ione anche di individuati progra1nmi e di coerenti progetti di investimento. Il problema im,portante per la Co1nunità non è qL1ello di defi11ire una « politica regionale » in termini astratti - una po,litica in cui tutte le « regioni » ·della Comunità, centrali e periferiche, grandi e picco'1e, sono in un certo senso su'llo stesso piano, ed in cui i pro 1 blemi delle « zone di fro,ntiera » o quelli delle « sacche di depressio 1ne » vicine ai gran,di centri industriali sono, co,nsiderati analoghi ai pro,blemi di sottosvilu·p,po propri della Sardegna e della Sicilia -, quanto assu111ere lo svilup1po, e in particolare l'in,dustrializzazione delle regio,ni più deboli, coime 01 biettivo p1 rioritario. So,Io così potranno essere ottenuti risultati più soddisfacenti nella co,struzione di u11a Europa più forte e più omogenea. Proprio sul piano dell'im·postazione, nel docun1ento predisposto dalla Comunità, c'è un'affermazione che appare 1no1 lto significativa. Si dice: « occorre avviare una politica regionale affinché sia possibile condurre delle politiche comuni in campo agricolo, in campo, industriale ». Occorre invece rovesciare questo atteggiamento, e •dire che ooco1rre porre in essere delle politiche comuni in campo agricolo, in campo industriale, in camp·o turi,stico, orientate e finalizzate al supera1nento 1 degli squilibri esistenti. La CEE, a 1nio avviso, deve assumere lo sviluppo come obiettivo, e deve 01 rientare I'insie;ne dei suoi i11terven.ti - in attesa di avere iLna sua politica - al superamento degli squilibri territoriali, che già oggi pesano gravemente, e che rischiano, di con,dizionare l'ulteriore svilu,p,po della Co,munità tutta intera. Come meridio,nali, come italiani, co1ne europei, noi ci auguriamo che la Comunità possa e sap,pia muoversi in questa direzione, ed è per questo che seguiamo co,n sim,patia e fi·ducia gli sfo·rzi cl1e ve11gono fatti per definire ed elaborare politiche comuni, capaci - modifica11do le strutture prod 1 uttive e sociali 1 preesistenti .._ di co,nco,rrere alla co,struzione ·di una· Euro·pa meno- squilibrata. 123 Bibliotecaginobianco

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