I Argomenti la pena di domandarsi quale sarebbe il significato politico di un sistema di « sicurezza sociale » concepito non come insieme di istituti di postumo risarcimento dei costi umani dello sviluppo economico ma come insieme di garanzie riguardo ai limiti di costo umano ai quali si dovrà produrre. · Certo tutto ciò equivale a cambiare profondamente il nostro modo di concepire lo stesso sviluppo economico, ma non è proprio questo che dobbiamo deciderci a fare, il nocciolo del nostro problema politico? Che cos'altro si chiede, in sostanza, se non di rovesciare appunto il nostro. modo di concepire lo sviluppo economico, quando si scrive che « noi non crediamo più che lo sviluppo ad ogni costo con il tasso più elevato sia un evidente imperativo, ma ci domandiamo quale genere di società vogliamo costruire » (R. Aron); che « il principio secondo cui la produzione è considerata la questione fondamentale della nostra vita è un mito, le cui conseguenze sono un effimero e forse pericoloso processo di creazione della domanda, la ricorrente inflazio11e e lo squilibrio sociale » (J.K. Galbraith); che « non basta raggiungere il massimo della produzione e dell'occupazione, porsi dei fini puramente quantitativi, e permettere che il pieno impiego diventi semplicemente uno strumento per rendere il nostro sistema una macina efficiente, ... ma bisogna stabilire non soltanto quale deve essere la velocità del nostro sviluppo ma anche la direzione verso cui ci moviamo, (domandandoci) quali fini qualitativi dobbiamo porci, quale tipo di società vogliamo costruire » (A. Hansen)? La « sicurezza sociale » va appunto concepita come una risposta concreta alla domanda: « quale tipo di società vogliamo costruire » e all'esigenza di stabilire « la direzione verso cui ci muoviamo ». Il suo campo di applicazione appartiene a quel « mondo dei fatti reali » cui dovrà riferirsi il programma ,di sviluppo: « chiunque, nell'impostare il problema della pianificazione economica - scrive il Premio Nobel per l'economia Ragnar Frish - incominci col discutere la circolazione monetaria, i tassi di interesse e cose simili, dimostra co1n questo solo fatto di non aver afferrato il nocciolo del problema. I concetti e gli strumenti dell'attività bancaria· e finanziaria, del credito e della moneta, formano soltanto un caso speciale di assetto istituzionale. Al di là di questa sfera vi è il mondo dei fatti reali che persisterà quali che siano le istituzioni economiche escogitate dagli uomini per la soluzione dei loro problemi economici. Al di là dei concetti di interesse, dividendi, quotazioni azionarie, moneta, attività liquide ecc., è necessario soffermarsi· su concetti quali le sofferenze dell'individuo, il suo pane quotidiano, i vestiti che indosserà, l'assistenza medica che è possibile ... 95 Bibliotecaginobianco
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