Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Lucio Rosaia e in Borgogna risulta che Jo stato di salute in una comunità rurale tipica è « molto meno buono» di quello della popola~ione di un arrondissement parigino agiato. Ad eguale età, e ad eguale livello economico, tra i contadini « le anomalie organiche sono per ciascun apparato tre volte più elevate che presso i parigini; l'ipertensione, le affezioni reumatiche, cardiovascolari, digestive, le turbe renali e mentali sono ugualmente più frequenti; la curva di senesce11za del parigino è molto miglio·re di quella del contadino e ciò non soltanto, per l'efficienza intellettuale ma anche per i tests biologici e 1~ prestazio,ni fisiche: se i Bretoni hanno una forza muscolare superiore a quella dei giovani parigini, questo vantaggio rapidamente si rovescia e, passata la cinquantina, è a tutto favore d·el parigino» (« Le Mor1de », 4 ottobre 1967, pag. 11). I risultati delle ricerche, commenta « Le Monde », « dimostrano chiaramente che i fattori ecologici maggiormente favorevoli al rallentamento dei processi di senescenza non sono la cosiddetta vita all'aperto o la calma del villaggio o l'alimentazione naturale ma il miglioramento delle condizioni di abitazione, di lavoro e di igie11e, e l'elevazione del livello di vita ». Ma quelle che danno i più alti divari tra età cronologica ed età· biologica sono le ricerche su processi di senescenza nelle comunità operaie. A Parigi sono stati messi a confronto i tests di senescenza del parigino medio e quelli di un campione statisticamente significativo degli operai specializzati di una grande fabbrica di automobili. È risultato che questi operai - il cui turno di lavoro è di due settimane di giorno e due settimane di notte - sono tutti più « vecchi » del parigino medio della stessa età. Essi hanno una pressione arteriosa più alta, una frequenza cardiaca più elevata, più. marcate e più frequenti turbe cardiovascolari, una minore forza muscolare, una più spiccata riduzione della memoria, un più profondo declino dell'efficienza intellettuale, più numerose turbe nervose e maggiori turbe del sonno. Di ricerche di questo tipo se ne fanno poche in Italia, e di quelle poche che si fanno la conoscenza non esce dallo stretto ambiente . specialistico. Le stesse statistiche di mortalità dell'ISTAT suddividono i morti per età, sesso, regione e causa di morte, ma non per condizione professionale. Gli ultimi vent'anni hanno visto una profonda trasformazione del paese. Una faccia di questa trasformazione è lo sviluppo a potenza industriale, l'aumento del reddito, la diffusione di un discreto benessere; un'altra faccia è il costo umano di tutto questo ed è una faccia che ancora dobbiamo imparare a conoscere. Le cifre che abbiamo ripor90 Bibliotecaginobianco •

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