Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Argon1enti lizzazione, sia vera1nente adatto ad un simile ritmo di vita ... » (Devereux). E ancora: « la principale differenza tra le popolazioni primitive e il mondo occidentale consiste nella diversità del ritmo tra pat1sa ed attività. Nelle società primitive questo ritmo è meno teso ed è maggiormente legato alla sensazione di fatica fisica, indipendentemente dal passare delle ore e delle stagioni » (Bastide). L'altro fattore della moderna fatica patologica è l'ambiente. Esso interviene sia attraverso influenze di ordine strettan1ente fisico, sia attraverso influenze di ordine psichico o psicosomatico. Le influenze di ordine fisico sono intuitive: il grado di inquinamento dell'aria, il livello di temperatura e di umidità, l'intensità di illuminazione, la razionalità del posto di lavoro, ecc., sono tutti elementi di cui è facile capire l'importanza nel meccanismo della fatica. Di più difficile apprezzamento e interpretazione è invece l'altro gruppo di fattori ambientali, i fattori cioè di indole psichica o psicosomatica. Sono questi ultimi, però, i fattori realmente decisivi del meccanismo della moderna fatica patologica, in quanto ai fini della fatica non tanto è importante il tipo di lavoro in sé ma il modo co1ne il proprio lavoro viene « vissuto ». La moderna medicina tende perciò a mettere in primo piano l'influenza che nel determinismo della fatica patologica esercitano il grado di interesse per il proprio lavoro e lo stato di 111aggiore o minore isolamento affettivo in cui si lavora. Così come le cause, anche le conseguenze della fatica patologica sono contemporaneamente di ordine fisico e psichico (o psicoso1natico ). In sostanza si tratta di fenomeni di usura. Questi fenomeni si manifestano sul piano fisico sotto forma di indebolimento delle capacità di difesa dell'organismo davanti agli agenti patogeni e sotto forma di precoce declino dei parametri biologici della normale vitalità somatica; sul piano psicl1ico si manifestano sotto forma di profonde nevrosi (che talvo1ta assumono una vera e propria ft1nzione di difesa di fronte alla fatica) e sotto forma di un precoce decadimento delle facoltà intellettuali. Queste nevrosi e questo decadimento• contribuiscono anche al declino fisico dell'individuo. Naturalmente esistono dive·rsi tipi di fatica patologica, a seconda del mestiere praticato, e diverse sono le conseguenze di tipi diversi di fatica. Le categorie sociali esposte maggio,rmente alla moderna fatica patologica risultano essere quella dei contadini e quella degli • operai. Le ricerche sul ritmo di invecchiamento nelle diverse comunità hanno distrutto il mito della sana e robusta vecchiaia dei lavoratori della terra. Da un'indagine esegtlita dall'Università di Parigi in Bretagna 89 Bibiiotecag inobianco

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