Pietro Lanzara droga, mentr-e pene minori sareb 1 bero comminate a chi spinge altri a fare uso di stupefacenti. In questo modo sarebbe colp1 ito il rischio del proselitismo di cui ogni consumatore è portatore. Resta un interrogativo, che ci riconduce al punto di partenza. Su quale fondamento è punibile l'individuo che non solo non spaccia droga, ma che neppure induce altri a fame uso? Intendiamo, naturalmente, un fondamento politico o di etica generale.. Ritorna, qui, il contrasto fra interesse della comunità alla salute dei propri mem•bri •e libera disponibilità di se stessi, della prop·ria persona, u·n contrasto che potrebbe semplicisticamente ridursi a quello fra « necessità » e « libertà ». Evidentemente, la prospettiva muta a seconda cl1e si con·sideri il oaso .del tossicomane ·o quello dell'in.dividuo dedito, ad esem·pio, ai derivati della canapa indiana, l'haschisch e la marijuana, dro1 ghe che, per comune ammissione, non provocano assuefazione e non danneggiano i centri nervosi o, .in genere, l'organismo, più di quanto facciano l'alcool e il tabacco. Fino ad oggi, l'interesse alla salute pub,blica ha prevalso e se ci chiediamo i motivi che hanno determinato un diverso atteggiamento nei co1 nfronti della droga rispetto all'alcool e al taba:cco, non •possiamo che acco·ntentarci della banale constatazione che « ogni epoca ha una sua visione un.ilaterale basata sulla prieoccupazione sociale e politica che la domina e, nella ricerca di realizzare quel valore stim·ato come massimo, ne trascura e persino sacrifica altri ». Se siamo ancora di,sposti ad aécontentarci, e si può farlo o meno con ragioni ugualmente v·alide, possiamo anche identificare- la preoccupazione dominante della nostra epoca con quella propostaci da Wystan Hugh Auden: « Tutti i paesi progrediti da un punto di vista tecnologico - egli ha scritto -, di qual•siasi etichetta si fregino, perseguono una linea politica essenzialmente identica: garantire ad ogni merp.bro della società, come origanismo psilcofisico, il diritto alla salute mentale e fi1 sica... Fenomeno nuovo e peculiare del nostro tem·po è che il fine principale di ogni società progredita non è politico in senso stretto; non si riferisce cioè agli esseri umani come persone e cittadini, ma agli esseri umani in quanto corpi, e li valuta quindi in senso preculturale e prepolitico. E, poiché il contrasto politico riguarida oggi non tanto le libertà dell'uomo quanto le sue necessità, è forse inevitabile che, in questi ultimi cinquant'anni, la libertà dell'individuo sia diminuita di tanto quanto si è accresciuta invece l'autorità dello Stato ... L'immagine che funge ·da simbolo positivo di un tal fine è un anonimo bambino nudo; il simbolo negativo, una massa di a.non.ime salme dei campi di concentramento». Credo sia ·abbastanza chiaro, a questo 1 punto, come il tema ten·da a spostarsi dal piano giuridico al rapporto droga-società, droga-individuo. Credo anche si possa escludere 1 dal campo di indagine la tossicomania classica, l'individuo socialmente derelitto dedito all'eroina, per occuparci della droga come aspetto della rivolta giovanile di questi ultimi anni.. In questo senso possiamo riferirci ad un « movimento di massa » contro la società (giustamente si è parlato di un « proletariato di Freud»): entrata in crisi la rivolu70 Bibiiotecaginobianco •
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