I porti forti e l'Europa debole po1 ssono vantare posizioni portuali di prestigio no,i1 solo e n·o•n tanto per il loro ra_p·porto con l'avanma-re, ma prevalentemente per il potenziale produttivo :delle regio-ni in -cui s'iscrivono o· alle loro spalle. E n,on ·a caso il sistema marsigliese punta ad tma leadership portuale mediterranea offrendo la sua regione come alternativa a scala europea per l'ìnse:dia.mento di nuo1 ve attività industriali. C'è però ancl1~ una altern·ativa a scala europe·a, e no-11solo a scala italiana - ,quella dell'Italia Meri,dionale -, da far valere ·nel qua·dro ,della p-olitica ,di rieq-uilibrio regionale ,della Co,munità. E nella misura in cui la p.olitica regionale - come· ha sottoli11eato recentemente il Co-mitato Economico e Sociale· della CEE - presenta strette interdipendenze ,con le, altre ·politiche della Co-munità (industriale, agraria, commerciale, dei trasporti, de1la co,ncorrenza, della formazione culturale e professionale), da far vale·re serven-dosi anche dello strumento ,degli interventi per i porti. In questa visione, potrebbero delin,earsi interventi coordinati di organismi ·co·mu11itari (Banca europea degli investime·nti) e di organismi nazionali (Ministero Lavori Pubblici, Cassa per il Mezzogiorno) -per il finanziamento e la realizzazione di progetti ,di svilupp·o portuale interessanti il Mezzogiorno, in quanto regione periferica d'Europa. Progetti non limitati ai porti industriali, intesi esclusivamente ·come attrezzature a servizio di nuclei industriali. Ad approdi di questo· ti,po si riferiva la già ricor.data risoluzione della Commissione Trasporti del Parlamento europeo, mostrando, di co·nsiderare essi, -ed essi soli, i possibili destinatari -di •Un inte·rvento coo·rdinato dei poteri comunitari, nel qua-dr.o appu.nto della politica regionale della C,EE. È senz'altro di grande importanza il coordinamento di iniziative industriali (in-centrate magari su « blocchi integrati d'investimento ») e di iniziative infrastruttu,rali incentrate sul pote·nziamento di approdi a servizio •delle aree e dei nt1clei -d'insedia1menti pro.duttivi; ed è quindi auspica-bile ,che ci sia un considerevole ap1porto 1 della CEE ad iniziative n1eri,dionali .de•cise attraverso le proce-dure della programmazione e ,della « co·ntrattazione programmatica ». Tuttavia, la politica di riequilibrio regionale, per avere successo, -deve essere portata innanzi - come d'alt,ronde ,dimostrano le esperienze acquisite nel Mezzogiorno - attraverso molte.- - plici p·u•nti d'attacco: a livello delle strutture urbane, del settore terziario, delle strutture commerciali, delle strutture formative, no·n meno che a livello degli interventi industriali. On,de una politica portuale euro•p·e·a, anche se~ nella sua fase -d'avvio·, voglia essere soltanto sussidiaria della politica regionale della Co,munità, non 65 Bibiiotecag inobianco
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