Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Ernesto Mazzetti lineato, che oggi l'aspetto co,ncorrenziale è ,do,minante; e il gioco della concorrenza, •dato il quadro geografico in cui si svo1lge,corl'duce inevitabilmente i porti della facciata settentrionale a fare la p•arte ,del leone nella ,ripartizione dei traffici attivati .dalle re·gioni continentali. L'area in cui risulta più fluido il •gioco concorrenziale tra ,le ,due fa·cciate ·per •accaparra·rsi movimento •di transito è un'area rist,retta: Austria, Bass·a Baviera, Svizzera. Ma specie negli ultimi anni, Ambu·rgo, Brema, Anversa hanno mostrato di poter sottrarre clientela ai porti ·dell'alto A·driatico e a Genova anche· in quest'area. Quali carte restano allora da giocare ai porti mediterranei per oonservare un ruolo significativo, non tanto in termini statistici, di tonnellate di merci mane·ggia,te, ma in termini di funzioni assolte nell'ambito della struttura portu·atle europea? La risposta al quesito ci sembra possa derivare .da un discorso orientato in tre diverse direzioni:· le prospettive di crescita .dei traffici mediterran.ei; lo sviluppo ·d·ei sistemi portuali che compongono la facciata meridionale della Comunità Eu·ropea in termini •di ·atvrezzature; le prospettive di espansione economica delle regioni ·direttamente a contatto dei porti mediterranei d·ella CEE. È chiaro che si tratta .di tre aspetti strettamente connessi tra loro: c'è rapporto di recip1~ocità tra svi-. luppo delle strutture portu·ali e svilup 1 po produttivo delle regioni costiere, così ·co·me c'è rapporto di reciprocità tra espansione economica dei paesi mediterranei e 1aumento 1dei traffici via mare. E solo per comodità che conviene tenere distinti i tre punti. 9. In una pr,ospettiva a medio• termine, l'incremento ·dei traffici mediterranei appare legato soprattutto ·alla possibilità •di ulte·riore cr,escita delle strutture produttive dei paesi ad economia più matura e •ad un intensificarsi degli scambi tra la CEE e il Co·mecon. Il prof. Juergensen, dell'Università ,di Amburgo, osserva che gli scambi di beni ad .afto grado di valore aggiunto tra paesi in·dustriali tendono a crescere a-d un ritmo particolarmente sostenuto 14; la parziale integrazione fra certe aree economiche (CEE, EFTA, Co,mecon) e la tendenza alla liberalizzazione degli scambi (effetti benefici al rigua·rdo sono derivati dal Kennedy Roun,d) presup,pongono una dilatazi 1 one del traffico di beni finiti ,attraverso i porti europei. Ipotizza 1 re una 1 congrua p1 artecipazione a questi benefici ,dei porti mediterranei ·della CEE non è azzardato. Ad esempio è logico ritenere che una quota significativa del possibile incremento degli scam14 HANS- JUERGENSEN, The in.vestment policy of European maritime ports with regard to regional implications, Bruges, Atti. 44 Bibiiotecag inobianco •

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