Ernesto Mazzetti enorme del cabotaggio nazionale, an·che se oleodotti, trasp,orti stra- •dali e fe·rroviari hanno· fatto sì che tale cabotaggio si riducesse, tra il 1965 e il '68, ,da 115 a 108 milioni di tonnellate (volume, peraltro, assai elevato: l'Italia, che pure ha un rilevante traffico di cabotaggio nazionale, è a quota 72 milioni). Intensissimo, peraltro, anche il cabotaggio internazi,onale, a servizio d'u-n vasto· e ,articolato sistema d'industrie di trasformazione: la maggior p·arte delle indu·strie pe- .santi so1 no a contatto col mare, sia per la pa,rticolare· ubicazione delle riso,rse minera·rie interne, sia pe·r avvale·rsi ·dei più economici trasp,o·rti marittimi. Assente, invece, il transito· internazio,nale, che ha determinato il gra·n,de .svilurp1pod, ei porti olan,desi e belgi, il cui retroteTra è l'inte·ro continente. Ristretto i,n termini -di distanza, il retroterra ,dei porti britannici è ,co·mun·que po·deroso in termini ,di traffici attivati: onde oggi esso consente al Regno· Unito· di mantenersi alla testa dei paesi eu.ro1p·ei nella graduatoria ·del traffico, port,uale internazionale - quasi 200 milioni ldi to·nnellate -, e nella gra,duato,ria ,del navi,glio disponib-ile - una flott,a di oltre 23 milioni .di tonn.ellate· -. Alla rnolte-- plicità ,degli app·rodi fa inoltre riscontro la con:centrazio,ne ·dei traffici in un numero relativamente ri 1stretto ·,di ,porti: i quin,dici maggio,ri · scaili britannici assor,bono quasi il 90 per cento dell'intero movimento. On-de, al fine· di garantire la competitività del sistema portuale insulare, i ,po·teri p,u,biblì,cibritan·nici stanno cerican·do .di concentrare i ·mezzi ,disponibili per l'espansione degli scali maggiori. Il ·problema, oo,me ,d'altro·n-de sulla facciata- marittima del •co-ntinente, è quello ,di ,disporre ,di spazi a,datti alla mo,vimentazione delle merci ·alla rinfusa necessarie all'indu,stria, e dei carichi cosiddetti « unitizzati » (containers, palletts ecc.), di fon-dali p·rofon·di per le navi di grosso tonnellaggio, di ·attrezzature meccaniche adeguate. Non è soilo 11n pro,ble·ma ,di ·scelte geo-grafiche, ma anche un problema di criteri ,di gesti 1 o·ne· portuale, ,di pianificazio,ne portuale ,a scala nazionale. Dall'inchiesta Rochdale sui ,porti ,del 1962 è nato nel 1964 il National Ports Co~11cil con compiti di pianificazione e coordi-. namento degli interventi pubblici nel settore. Successivamente una National Ports Authoritv dovrà direttamente sovrintendere alla con- ., duzione degli 11 scali m.aggiori. Pe·r ora i massimi sfo,rzi di ammodernamento ed espansio•n·e se,mbrano concentrati su Lon,dra (terminal contenitori ed attrezzature cerealicole a Tilb1ury) le cui attrezzature portuali ,discen-do·no l'estuario ,del Tami 1 gi, su Liye1~po·ole S·outhampton. Una maggio,re integrazione tra l'econo·mia britannica e quella continentale 1 pot,rebbe non so,lo garan,tire la crescita costante 42 Bibiiotecag inobianco
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