., I porti forti .e l'Europa debole prossimo anno d'u11a nuova chiusa atta a ricevere navi -da 200 mila tonnellate 9 • 7. D•ata la posizione ,di forza in cui già si trovano, e grazie ,ai programmi di sviluppo per essi predisposti, i porti della facciata settentrionale europea hanno già posto le condiiioni per riservarsi la quota .principale •dei previsti incrementi del tr.affìco internazionale marittim10 interessante l'Europa o:ccidentale. Resta ora da vedere, pur nella •prospettiva di un ulteriore rafforz·amento del ruolo -dominante del « Northern Range» (e in particolare del sistema olandese) nella struttura po1 rtuale europea, quali possibilità si aprano agli altri sistemi che com.pongono tale struttura. A nord, il si1 stema portuale scandinavo, ·che pu·re ha una funzione notevole nel qua1 dro, ,dei traffici internazionali, smistando circa 150 milioni ·di tonnellate, trova i maggio·ri •ostacoli al suo sviluppo nella geografia fisica e in qt1ella eco11omica della Scandi~ navia. L'enorme estensione ,costiera ha p·ortato ad u-na ·dispersione degli app·rodi, la maggioranza dei quali con ristretti retroterra;· l'app·arato produttiv 1 0, sebbene vasto e articolato, resta pu~ sempre modellato. in rap·porto alle necessità d'una popolazione che, nel totale, non rag,giunge i 22 milioni .d'abitanti. Il 1 problema del sistema portuale scandinavo è sop1 rattutto quello .di aggiungere al fittissimo movimento di ·cab1otaggio internazionale (esplicato soprattutto dalle linee traghetto per la Gran Bretagna e i porti settentrionali della CEE) più consi·stenti traffici intercontinentali ,d.imerci varie e traffici in·dustriali. Si punta ai traffici a mezzo containers e ·allo sviluppo ,del movimento degli olì minerali a mezzo di navi di alto tonnellaggio,. A Goteborg (dove è entrato in funzione il terminal contenitori dello S1can1dia-Havn), Copenaghen, Oslo• si stu·diano i programmi più significativi; ma la molteplicità degli approdi rende difficile la -concentrazione degli investimenti in •pochi progetti di vasto respiro 10 • · La dispersione ,degli appr.odi caratterizza an•che la struttu·ra p•ortuale ·del Regno Unito: 1609 a1 pprodi, ,di ,cui almeno 300 con una attrezzatura ap·prezzabile. È una caratteristica legat~ alla con,dizione insulare; inoltre, nessuna città dista più di ·cento ·chilometri dalla costa e l'apparato produttivo è la·rgamente tributario ·dei rifornimenti .di materie prime via mare. Si com•pren-de quindi l'importanza . 9. CHRISTIAN BROSSIER, Le système portuaire fra1~çais, situation ptésente, perspectives d'avenir, Bruges, Atti. 10 Cfr. A. ·v1GARIÉ, rel. cit., nonché N1LS HEGGEMSNES, The Scandinavian ports structure and developnzent, Bruges, Atti. 41 Bibiiotecaginobianco -
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