Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Ernesto Mazzetti al mome•nto ,del ,coordinamento; finché- la spinta concorrenziale d.i sin·goli porti rispetto ad altri porti 1 0 ,di sistemi portuali nazionali rispetto ad altri.sistemi nazionali non sarà ·c.oordinata in.una visione unitaria europea, saranno inevitabili nuovi squilibri tra le aree « forti » e le aree « ,deboli » dell'Europa occidentale. 11 problema è quello di garantire la ,competitività dei singoli sistemi portuali nazionali, evitando che -eventuali carenz.e dei porti detefrainino strozzature nello sviluppo economico, dato l'elevato gra.do <;li,dipendenza dai traffici marittimi ,dell'apparato -produttivo europeo; nello stesso tempo, però, il problem·a è di garantire· che alle esigenze .di efficienza e competitività ,dei sistemi portuali « forti » no·n siano sacrificate le esigenze di sviluppo dei sistemi ·p.ortuali meno forti e, per ,conseguenza, non risultino del pari sacrificate le esigenze di una più a-rm1 0,nica distribuzione ·di attività e insediamenti sul territorio, europeo. Problemi non facili, ·specie in presenza ,di accentuate tendenze alla concentrazion-e dei traffici negli scali maggiori, a loro volta connesse alle tendenze evolutive delle tecn.ologie ,di trasporto e man-eggio .dei carichi. Problemi, oomunque, ,che i singoli Stati hanno già cominciato ad affrontare sforzan-dosi di elaborare politiche unitarie per i loro porti; e con i quali debbono necessariamente mis·urarsi gli organismi comt1nitari cercando di colmare il ritardo finora accumulato. 3. Al convegno di B·ruges, il prof. Rudolf Regul, direttore della sezione economica del Collegio ,d'Europa, ha -presentato uno studio previsionale sul traffico marittimo dei •paesi .della CEE nei prossimi ve•nt'anni 3 • Partendo -dalle cifre del 1967 (128 milioni di tonnellate ·di esportazioni e 510 milioni d'impo·rtazioni) lo· stu•dioso h-a calcolato che nel 1980 il volume delle •esportazioni toccherà i 276 milioni 3 RuooLF REGUL, Future development of maritime transports and its iniplicatìon on harbour facilities in Western Europe, Semaine de Bruges 19i0, Attt Si tr.~tta, naturalmente, di valutazioni di massima, come d'altronde avverte lo stesso autore, anche se derivate da un valido approccio matematico al problema. Per la molteplicità delle variabili economiche ed extra-economiche che entrano in gioco, la determinazione dei valori futuri del traffico marittimo e del commercio internazionale non è certo agevole (lo si è sottolineato, ad es. nella IX Conferenza dell' Intemational Cargo Handling Coordination Association del giugno 1969 a Goteborg; cfr. in particolare, la parte iniziale della relazione di Francis E. Hill, presidente della Camera Marittima del Regno Unito). Tali considerazioni, comunque, non attenuano certo l'interesse e l'importanza, a fini di orientamento, delle indicazioni di prospettiva sugli svilupp,i degli scambi via mare. 36 Bibiiotecag inobianco

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