Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Giulio Picciotti . pose a reggere la Chiesa di Dio, a pronutzciarsi " autoritativamente " ». D'altra parte la DC non respinse l'ide11tificazione confessionale. L'on. Moro, allora segretario del partito, illustrando il 24 marzo in un discorso a Roma il programma elettorale della D·C, affermò che « la rivendicazione dell'anima cristiana del partito non è una opportunità da cogliere, ma ttna necessità ideale ineliminabile... La DC si muove nell'ambito della concezione cristiana dell'uomo e del mondo della dottrina sociale clella Chiesa... vogliamo essere i ga- . ranti della sovranità della Cl1iesa ». Il tema della scuola era in primo piano 11ellapolemica tra laici e organizzazioni cattoliche e Moro aggiunse: « Noi siamo ... contro il monopolio, di diritto o di fatto, dell'istruzione da parte dello Stato e per il rico11oscimento della libera iniziativa non statale in 1nateria di educazione in condizioni che rendano effettivo l'esercizio del diritto alla scelta della scuola ritenuta più idonea a preparare i giovani alla vita ed alle responsabilità sociali ». · In quell'occasione fecero la loro ricornparsa i Comitati Civici, che dall'inizio del periodo giovanneo era110 rimasti in penombra. E la fecero per contestare la prospettiva di centro sinistra che si stava delineando come linea maggioritaria nella DC, dopo la « cauta sperimentazione » attraverso il governo DC, PS-DI, PRI con l'appoggio esterno del PSI. Così, nella campagna elettorale, il c·omitato Civico tenterà di operare un ricambio all'interno della DC sostenendo nelle preferenze, come aveva annunciato Gedda nella manifestazione a Roma del 24 febbraio, << quanti hanno ben meritato in difesa della Chiesa e della famiglia ». Il direttore generale dei Comitati Civici Ugo Sciascia chiarì così l'intento geddiano, in un editoriale sull'organo ufficiale dell'organizzazione « Collegamento »: « Non pochi cattolici che l1anno votato DC a1,anzano ora delle riserve. Confrontando le varie decisioni che essi potrebbero prendere, non è difficile far rilevare che la più efficace, in coerenza con i loro orientamenti, sta nello scegliere entro la DC gli uo111iniche la pensano come loro ». · · Sempre Ugo Sciascia, commentando su « Collegamento» i risultati elettorali, darà un giudizio sulle prospettive che si delineavano alla D,C, che è utile ricordare per tre motivi: 1) vi si prevedeva possibile un ritorno a] centrismo, anche con l'esclusione dei repubblicani; 2) si attribuiva all'« atteggiamento di~tensivo » della Chiesa il successo elettorale comunista; 3) si rilevava che l'atteggiamento della Chiesa non garantiva più elettoralmente la DC, per cui 22 Bibiiotecag inobianco

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