. " Il voto clei cattolici Chiesa non sia la più adeguata. Nella sua pastorale il vescovo Gianfranceschi di Cesena nota con preoccupazione che « il comunismo avanza nonostante la prosperità econo1,nica » e Borromeo, vescovo di Pesaro, rileva nella sua pastorale, ugualmente preoccupato, il fallimento della politica della Chiesa condotta fino ad allora: « Troppa politica abbiamo fatto a scapito del rzostro ministero. La presenza di itn partito di cattolici nella vita politica della nazione ed il succedersi di governi den1ocratici cristiani, ci ha illusi, come la salvezza della fede e della religione dovesse dipendere e venire tutta dal partito e dal governo. Il nostro i11et resse si spostò dal magistero della Chiesa ai discorsi dei politici; dai vescovi ai deputati ed ai segretari politici ... Bisogna curarsi anche da questa malattia. Lasciamo la politica ai politici. Noi dobbia1no predicare il Vangelo ed insegnare i comandamenti a11che ai politici, ma non dobbiamo far politica e non abbiamo da imparare dai politici ». Giunsero le politiche del '63. Il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana del 12 marzo diceva: « I Vescovi d'Italia, in occasione delle prossi1ne elezioni ... richiamano l'attenzione dei cattolici sul fatto che la loro unità nella vita pubblica, sempre utile e auspicabile, è del tutto necessaria nelle circostanze attuali del nostro Paese, dove sitssistono tuttora gravi pericoli per la libertà religiosa e ci,,ile, accettando ognu110 per il bene di tutti i necessari sacrifici ». In un editoriale sul « Corriere de]la Sera » Panfilo Gentile 5 avanzò la interpretazione che la CEI avesse voluto dare « un consiglio e non un ordine », interpretazione che « La Civiltà Cattolica » 6 giudicò come « distorsione evidente del pensiero della GEI ». Un intervento dell'« Osservatore romano » 7 valse a ristabilire la corretta interpretazione: « nell'accertare la rispondenza dell'azione con i principi professati dai cristia11i è competente soltanto la gerarchia citi spetta di intervenire " autoritativamente " nella sfera dell'ordine temporale, quando si tratti di giudicare dell'applicazione dei principi stessi ai casi concreti». Il giornale vaticano concludeva c11e il tentativo di privare il documento della CEI del suo valore vincolante doveva « essere respinto in modo netto e categorico, perché in questa come in altre materie è dovere e qitindi diritto dei Vesco11i, che lo Spirito Sa11to s « Corriere. della Sera », 22 marzo 1963. 6 « Civiltà Cattolica », 6 aprile 1963. 7 « Osservatore Romano ~>, 23 marzo 1963. 21 Bibiiotecag inobianco
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