Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Giulio Picciotti non può trovare f andamento che nella opinione " che i sacerdoti debbano restringersi a predicare in Chiesa la verità della fede e a non uscire dal sacrato ad occuparsi delle cose della terra" proposizione che sempre piacque ai ripetitori dei luoghi comuni ma che i fatti si incaricano ogni giorno di dimostrare falsa >>. Disse di più: « Se le signorie loro ritengono di essere di fronte ad un reato debbono rivolgersi all'autorità giudiziaria e non al Presidente del Consiglio». Quanto all'Azione cattolica, affermava ancora Zoli, « l'art. 43 del Concordato dispone che l'A.C. deve 'Valersi della propria attività al di fuori di ogni partito politico. A1.anon può estendersi l'interpretazione di esso a vietare ad essa di intervenire in difesa della religione e della libertà della Chiesa ». La risposta di Zoli, replicò Reale (l'attuale ministro di Grazia e Giustizia, che conduce, unitamente al ministro degli Esteri, il confronto di tesi tra Stato italiano e Santa Sede sull'interpretazione del Concordato in tema di divorzio), « contiene la piena in.condizionata adesione del presidente del Consiglio alla impostazione delle autorità ecclesiastiche ». E Pannunzio (direttore del più autorevole settimanale laico del dopoguerra, « Il Mondo ») commentò: « appare incredibile che un documento simile sia stato firmato dal Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana. Avrebbe potuto recare senz'altro la firma di un governatore dello Stato Pontificio ». La Malfa giudicò la risposta di Zoli un « assurdo dal punto di vista giuridico, costituzionale e n1orale ». L'interesse diretto della Chiesa per la vita politica italiana continua. È significativo al riguardo il richiamò al clero milanese dell'arcivescovo di Milano, Mons. Montini, nel 1960, quando cioè si tentava di formare un governo di centro-sinistra, di « non doversi favori re la cosiddetta " apertura a sinistra " ·nel momento presente e nella forma ora prospettata perché tale "apertura a sinistra " coinvolge conseguenze molto gravi nelle anime in ordine alla fede e alla vita cristiana e nella condizione della Chiesa nel nostro paese» 3 • Questa opposizione della Chiesa - anche a giudizio di autorevoli scrittori cattolici 4 - - fu una delle cause che provocarono il fallimento dei tentativi fatti dagli onorevoli Segni e Fanfani, rispettivamente nel marzo e nell'aprile del 1960, di formare un governo di centro sinistra aperto ai socialisti. · L'anno seguente comincia a insinuarsi, almeno nella parte più attenta della gerarchia, qualche dubbio che la strada scelta dalla 20 3 « Osservatore Romano», 5 giugno 1960. 4 DE ROSA s. J., op. cit. Bibiiotecaginobianco •

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