Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

.. Il voto dei cattolici costume in genere. Essi sono tutti e sempre pronti - come fatti anche recenti hanno dimostrato - ad allearsi con i comunisti quando si tratta di calpestare diritti e libertà della Chiesa ». E finiva per concludere che « per tutti questi gravi 1notivi si impone la necessità di f orn1are un 1)alido argine unico, solido ed elevato, bisogna stringersi, in una parola, tutti attorno al partito che per il suo programma e per i principi ai quali si ispira, per la fiducia che si è guadagnata, è il solo a dar garanzia di fronteggiare i pericoli che tuttora gravano sulla vita cristiana del Paese e di attuare il vero progresso economico e sociale in un ordine di giustizia e di pace ». Il cattolico « Avvenire d'Italia » di Bologna così titolava, su 9 colonne in prima pagina, la dichiarazione della CEI: « L'alto monito dell'episcopato italiano: votare, votare bene, votare uniti », e proseguiva nel sommario: « Di fronte all'impegnativa situazione del paese, tra comunismo ateo e un laicismo irreligioso, la Chiesa - per l'autorevole 1Jocedei Presitli - i1npegna i cattolici a convergere i suffragi sulla sola grande forza politica che garantisca la sicurezza della Democrazia, la stabilità del governo, l'aspirazione cristiana dello stato ». Si ebbero reazioni. Il cattolico prof. Carlo Arturo Jemolo, commentando la dichiarazione della CEI in un pubblico discorso a Bologna, affermò che « i cattolici non sono legati a votare per alcun determinato partito, ma possono perseguire la via che ritengono opportuna, purché essa no11 porti alla umiliazione religiosa, né ad un minor impero della Chiesa stille anime. Io credo di riconoscermi - aggiunse - in quella tradizione cattolica risorgimentale, che giudicava il potere temporale come una palla al piede per il papato. Credo insomma che la Chiesa abbia enormi compiti, domani, per una mediazione tra razze e civiltà diverse, e che all'uopo essa debba rompere l'involucro di residui medioevali, di pretesi privilegi del foro ecclesiastico e, in definitiva, di tutte quelle strutture che hanno fatto il loro tempo e che lo indeboliscono ». I segretari dei partiti repubblicano e radicale, Reale e Pannunzio, fecero unitamente un passo ufficiale presso il Presidente del Consiglio Zoli perché il governo intervenisse« ufficialmente e imme .. diatamente per denunciare una così scoperta violazione del Concordato co1i evidente pericolo per la pace civile e religiosa del paese ». Del passo compiuto fu informato il Presidente della Repubblica. Zoli rispose· che « nella dichiarazione dei Vescovi italiani non v'è stato che l'esercizio di un legittimo diritto. Una diversa conclusione 19 Bibiioteca·ginobianco -

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