Francesco Compagna se·mpre più o meno strumentali quando· no·n si innestano su un discorso articolato che dia a,deguato risalto ai pro,bl.emi di contenuto. Noi repubblicani abbiamo insistito da tèmpo st1i contenuti di politica istituzionale e sui contenuti di politica economica che costituiscono il fondamento delle nostre proposte. Ci sono però anche problemi di politica internazionale che sono addirittura più condizionanti di quanto non lo siano i problemi di politica istituzionale e di politica economica e finanziaria ai fini di una impostazione no,n ern1etica, non sofisticata, non ambigua, non strumentale dei problemi di schieramento. E se i problemi di politica istituzionale li abbiamo posti anche ai comunisti (per sap·ere fino a che punto sono dispo,nibili per quella revisione della Co,stituzione che è necessaria per abolire i Consigli provinciali); se i pro·blemi di politica economica li abbiamo posti soprattutto ai sindacati (per sapere fino a che punto sono dispo·nibili per una politica dei redditi a monte della p,rogramn1azione) ed ail governo (per sapere come intende coordinare le riforme a valle della programmazione), ora i problemi di politica internazionale li poniamo soprattutto al PCI ed anche alla DC. Il PCI afferma di voler conciliare la dottrina delle vie nazionali al socialismo e la dottrina dell'internazionalismo proletario. Ma la prima è stata messa in crisi nell'agosto del '68 con l'occupazio·ne della Cecoslovacchia da parte delle truppe del Patto di Varsavia; la seconda è stata messa in crisi da quando sull'Amur e sull'Ussuri, ai confini del Sinkiang ed ai confini della Mongolia è cominciato lo scontro, anche armato della ra1 gion di Stato \della Ru·ssia con Ja ragion di Stato della Cina. E al,lora è più che mai doveroso porre al PCI il p1 roblema del suo atteggiamento, dei limiti di rigidità del suo atteggiamentd~ per quanto riguarda la collocazione internazionale del nostro paese. Qual'è dunque l'atteggiamento del PCI nei confronti della sola dottrina che abbia oggi forza d'imperio nei rapporti fra i partiti comunisti, la dottrina enunciata e ribadita da· Breznev come dottrina della sovranità limitata? Per quanto ci rigu,avda, concepiamo i legami di collaborazione internazionale con le gr,a,ndi . 1demòorazie come l'ancoraggio· dell'Italia al mondo moderno, alla civiltà laica del mo·ndo moderno. Si tratta di un ancoraggio indispensabile per contrastare le tentazioni di un isolamento più o meno neutrali 1 stico che ser,peggiano nel1 lo schieramento politico a1'la giuntura tra sinistre democri1sti1 ane e sinistre socialiste. Si tratta di un ancoraggio indispensabile p·er evitare uno slittamento della nostra collocazione internazionale, uno slittamento che ci esporrebbe a molte incognite in questo Mediterraneo le cui acque sono solcate dalla flotta sovietica e sulle cui sponde imperversano regimi dit122 Bibiiotecag inobianco
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