La lezione delle cose momento del sì repubblicano al nuovo governo, abbiamo chiesto a questo governo di chiarire la controversia; e abbiamo detto che, se non si dovesse riuscire a controllare e qualificare la dilatazione della spesa pubblica più di quanto non sia stata finora controllata e qualificata, risulterebbero ancora ridotti i già molto incerti e comunque troppo ristretti margini che sono disponibili per quella politica degli investimenti con la quale si dovrebbe andare incontro alla domanda che « sale dail paese », come oggi suol dirsi, ed in particolare a quella domanda che pure sale dal paese, magari più flebile di altre e che tuttavia deve preoccuparci più di altre e preoccupa noi repubblicani pii.1 di altre: la domanda delle categorie più deboli e delle regioni più deboli. Le regioni più deboli: il Mezzogiorno e le Isole. Le categorie più deboli: contadini, disoccupati, sottoccupati e coloro che potrebbero, diventare tali se una crisi dell'occupazione dovesse derivare dal prolungato disordine finanziario che abbiamo instancabilmente denunciato e che continueremo a denunciare, anche dall'interno della maggioranza e del governo, fino a quan·do maggioranza e governo non dimostreranno di essere risoluti ad imboccare ed a percorrere la via giusta: la via dell'austerità, del raccoglimento, delle scelte rigorose e coerenti, della corrispondenza fra soluzioni possibili e risorse disponibili, dell'aumento delJa produzione secondo ritmi soddisfacenti (e comunque non insidiato da particolari forme di sciopero che i sindacati stessi non riescono più a controllare), del massimo sforzo per incrementare gli investimenti: investimenti direttamente produttivi per creare nuovi posti di lavoro, specialmente nel Mezzogiorno; investimenti per dotare il paese di più diffuse e più dignitose infrastrutture civili (scuole, ospedali, trasporti urbani, verde pubblico, impianti sportivi e naturaln1ente case per le categorie a redditi inferiori alla media); investimenti per ammodernare e potenziare quelle infrastrutture economiche, come i porti e le ferrovie, che devono accompagnare e magari anticipare lo sviluppo del paese. Tutti questi investimenti sono necessari; ma fino a che punto sono possibili? Non è questione cli politica economica più o meno conforme alla quantità e qualità dei problemi che sono posti dalla pressione delle masse, dei sindacati, dei •movimenti spontanei, dei partiti di estrema sinistra e del 1 le correnti di sinistra dei partiti di centro-~inistra. I repubblicani non sono meno sensibili di altri a questi problemi; ma essi sono altrettanto sensibili alla severa lezione di forza morale e di coerenza politica venuta dai .laburisti inglesi. ~ la grande lezione del moderno riformismo laico che nei paesi anglosassoni e scandinavi, ora anche in Germania; forse in Austria, dimostra che è con119 Bibiiotecag inobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==