Nord e Sud - anno XVII - n. 126 - giugno 1970

Mario Pendinelli intorno al 7 per ,cento, dei prezzi ·al oon.su.mo, ve,rificatosi dall'ottobre scorso ad oggi, ha già vanificato un,a parte· ,degli aumenti salariali ,ottenuti dai lavorato·ri ·con le lotte dell'autunno caldo, ed ha dimostrato che se si supera la logica del meocanismo di svilu·ppo, i danni che ne derivano sono pagati, p1 rima di tutti, prop,rio dai lavoratori. Ci,oè, i sin1dacati e tutte le forze politic·he do,vrebbero comp•ren,dere che, a pa.rte l'i,p·otesi di un co1 mpleto rovesciamento dell'attuale mec1 canismo di svilu1p1pod·ell'econo·mia del paese (che· implicherebbe la trasformazione radicale del sistema politico attuale) non è possibile fare ·avanzare veramente le condizio 1 ni dei lavo.ratori senza graduare le richieste e senza •co·nfrontarle con I,e risoìrse, e, soprattutto, senza •chiedersi fino a che punto,, n•ella condizione· attuale, alcune riven,di1 cazioni (quelle degli impie·gati dell'ENEL, o degli inse,gnanti, a,d esempio), so·no co1 mpati 1 bili co·n una incisiva politica di riforme. Spesso, infatti, una •parte ,della classe politi,ca (non parliamo, poi, dei sinrda,cati) sembra i,gnorare che ogni politica di riforme presuppone uno stato di disponibilità d,ella finanza pubblica, altrimenti le riforme non si fanno e, lira in più ,o in meno sui salari e sugli stipendi poco importa, il paese· resta .arretrato dal punto di . vista delle strutture civili. Le scuole, le •case, la git1stizia, gli O·spedali: sono altrettanti pro·blemi insoluti •della nostra società. Un governo re·siJton,sabile, cap·ace di iniziativa, e ,dotato di credibilità, potrebbe esse·re in grado .di chiedere alle forze sociali una pausa di riflessione e uno sforzo comu·ne su questo terreno. M.a, come ci so110 quelli ·che bollano come reazio,nario qualsiasi discorso che abbia per oggetto le p•reoccup·azio·ni per lo stato del1' economia ,del p·aese, ·Cisono ·anche molti che p,re·ndono spunto da queste legittime p,reoccup,azioni •per assegnare al ·cen,tro-sinistra un ruolo esclusivamente difensivo, ,di conservazione delle strutture della società, così ,come esse sono. Ora, gli uni e gli altri hanno torto•. La politica di centro-sinistra non può av·anzare nella confusione, o pe!ggio, nella ,catastrofe della economia, ma non p,uò reggersi n,emmeno sull'inimobilismo, perché, in questo caso, risul- · terebbe ben p·resto superata e la formula ·di governo, sopravviverebbe soltanto il tempo necessario perché nascano nel Parlamento e nel paes_e nuovi (non è detto migliori) equilib-ri politici. U·n chiarimento su questo· p·unto è inevitabile per ridare alla coalizione di centro-sinistra il suo significato originario di formula inno-,,atrice. Ma è un chiarimento che, p·rima di avvenire fra i partiti, ,deve aver luo1 go ·al loro interno. Da questo punto di vista, l'esito 10 Bibiiotecag inobianco

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