.. ' .Argomenti Prima di tutto, bisogna porre in risalto la ·ragio11 d'essere di questi enti. La giustificazione della loro esistenza e· della loro necessità è essenzialmente pratica: questi enti esistono e devono esistere perché, operando in un ambito territoriale limitato, sono in grado (o, dovrebbero esserlo), con la maggiore o minore autonomia di cui godono, di agire in modo più aderente alle esig.enze ed alle situazioni locali. Si ha cos·1 una precisa delimitazione di funzioni, che assegna agli organi periferici dello Stato il compito di salvaguardare ·gli indirizzi unitari dell'azione pubblica nel rispetto delle leggi, ed agli enti territoriali il compito di conferire a tale azione, nei settori e nei territori soggetti alla loro competenza, una flessibilità adeguata, che consenta di tener conto anche di esigenze minori e particolari. S·e non esistessero queste precise ed indiscutibili necessità, si ·potrebbe mettere in dubbio l'utilità di questi enti, e si potrebbe affidare l'amministrazione locale agli organi periferici statali. Ma tali necessità sono un dato di fatto e non è quindi il caso di porle in discussione. È il caso, invece, di porre in discussione i principi che l1anno ispirato finora, e che continuano ad ispirare, la loro strutturazione e la loro ripartizione territoriale. La formazione dei più antichi fra tali enti, ossia dei Comuni, è avvenuta nel quadro di un travagliato e plurisecolare processo sto·rico, determinato d·a molte cause, oggi almeno in parte non più valide. Si tratta di cause politiche, militari o economicl1e, che trovavano sufficienti motivi di giustificazione nei contrasti, spesso armati, fra città e paesi vicini, nella ricerca di posizioni dominanti, o idonee alla difesa, o strategicamente importanti, nella collocazio11~ in un contesto ec<:>nomicoe commerciale radicalmente diverso da quello odierno. La definizione delle circoscrizioni maggiori, Regioni e Province, pur essendo frutto di processi più recenti, ha tenuto conto dei minori organismi preesistenti, oltre che di motivi politici ed a1nministrativi collegati a più vicini processi storici, dando luogo ad altre ripartizioni non del tutto adèguate alle odierne esigenze; ripartizio-ni che, a loro volta, per la necessità di stabilire i necessari collegamenti, hanno influito sulla strutturazione periferica dell'amministrazione statale. Prima di affrontare - dopo questa breve e sommaria scorsa - l'esame delle possibili trasformazioni del sistema periferico pubblico, nelle sue componenti statali e non statali, è opportuno soffermare brevemente l'attenzione sui principi che, almeno a parere di chi scrive, dovrebbero essere alla base di tali trasformazioni. In primo luogo si •può asserire - e ciò non do·vrebbe dare luogo a dissensi - che è necessario conferire all'amministrazione pubblica la 105 Biblio ecaginobianco
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