Argomenti fra lo Stato e gli enti territoriali, sia nei rap1 porti fra gli organi centrali e periferici dell'a 1 mministrazione statale; 2) il rispetto, nel contesto di tali attribuzioni, di tutti i fattori tecnici ed organizzativi che possono agevolare le· scelte e rendere possibili le realizzazio·ni. L'esigenza di una politica economica p·rogrammata, dopo le pro.ve deludenti degli ultimi anni, sembra riacquistare nuovo vigo,re. Ciò richiede un'ap·profondita valutazione critica ,dei suo,i fini, della sua « filosofia » e degli strumenti destinati a renderla operante. In questo quadro vanno considerati i rap·porti fra le varie •parti dell'amministrazione pubblica. Nell'ambito di un coordinamento che, per motivi fin tro·ppo evidenti, può essere svolto solo dallo Stato, gli organi periferici di questo non possono essere consi,derati alla stregua di semplici esecutori delle direttive partenti dall'alto e nemmeno come strumenti di collegamento più o meno passivi fra il potere centrale e gli enti territoriali. In una visione più moderna ed aderente ai tempi, piuttosto, essi devono essere trasformati - sia p-ure con l'indispensabile gradualità - in centri di propulsione, ,di trasmissione delle « informazioni », di armonizzazione degli studi e delle iniziative. Bisogna ragionare con freddo realismo. Gli organismi pubb1ici, Stato ed enti minori, devono assicurare alla collettività, sul piano nazio·nale e sul piano locale, i servizi indispensabili a garantirle un adeguato ed ordinato processo di sviluppo. Questo è il loro fine essenziale, o, se si preferisce, il complesso dei loro fini essenziali. Ed è un complesso di fini che può essere realizzato solo se tali organismi operano realmente - sia pure come centri più o m,eno dotati di autonomia di decisione e di azione - nel qua.dro di una visione unitaria e globale. L'autonomia dei minori enti deve essere sostanziale e no·n formale. E, per essere sostanziale, deve essere fondata su basi realistiche. Ossia su ciò che tali enti, con le loro risorse e con quelle cl1e possono essere loro ,date dallo Stato, sono effettivamente in grado di fare. No•n bisogna mai •dimenticare che le risorse non sono illimitate, o addirittura che spesso sono inadeguate, e che quindi ,solo un efficace coordinamento. fra le impostazioni maggiori e minori può consentire la razionale utilizzazione dei mezzi disponibili. Ora, l'unico modo per conseguire tali obiet~ tivi, almeno secondo chi scrive, è quello di affiancare agli enti minori, con compiti di sostegno e di cooridinamento, un'efficiente organizzazio·ne periferica statale. Il vero punto focale di una p•olitica di program.mazione, infatti, è costituito dal razionale impiego delle risorse, in mancanza del quale tale 99 Bibiiotecaginobianco ..
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