Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Enrico Vitiello devano quasi esclusivamente dalle forniture sovietiche, sicché, a partire dal '52, si accentuò il processo di standardizzazione degli armamenti, mentre i regolamenti militari si andavano uniformando a quello sovie~ tico. In questo processo di « sovietizzazione » delle forze armate dell'Europa orientale non mancarono eccessi, come l'introduzione di uniformi militari isperate al modello sovietico o la sostituzione degli emblemi nazionali 6 • Tutto ciò era possibile per la totale subordinazione delle « democrazie popolari » alla volontà del Cremlino, caratteristica propria del periodo stalinista. La morte di Stalin e l'inizio della destalinizzazione non tardarono a ripercuotersi anche sui rapporti tra l'URSS ed i paesi socialisti. Infatti, la condanna di Stalin, per il suo carattere globale, implicava anche la condanna della sua politica estera e, particolarmente, del suo atteggiamento nei confronti degli alleati. Il nuovo gruppo dirigente manifestò così la volontà d'impostare su nuove basi i rapporti all'interno del blocco. Il rapporto di vassallaggio politico ed economico, instaurato da Stalin, non scomparve, ma si attenuò notevolmente. In questo spirito, ad ese1npio, furono sciolte le famigerate « società miste », vero e proprio strumento di rapina delle risorse economiche dei « satelliti ». Di fronte al risveglio della coscienza nazionale dei propri alleati, i sovietici, consci dei pericoli che incombevano, accrebbero la vigilanza e, poiché i vincoli politici ed ideologici non bastavano più ad assicurare la solidità e la compattezza del blocco, si affrettarono a costituire un nuovo strumento d'integrazione, capace di neutralizzare le spinte centrifughe. A soddisfare tale fondamentale esigenza, fu chiamato il Patto di Varsa·via, che, accentuando, mediante l'integrazione, la subordinazione delle forze armate alleate, veniva a rafforzare la capacità di controllo dell'URSS. La novità sul piano militare (passaggio del sistema difensivo dell'Europa orientale dagli accordi bilaterali ad un'alleanza organica, multilaterale ed integrata) non era molto rilevante, poiché ai fini della difesa contro un'aggressione esterna, sarebbe stato sufficiente il sistema preesistente. Gli obiettivi della alleanza erano, dunque, altri. In partico~ lare: 1) attuare una migliore ripartizione delle spese militari che gravavano quasi interamente sull'Unione Sovietica, compromettendo il livello degli investimenti nei settori produttivi (proprio a partire dal '55, gli effettivi militari furono progressivamente ridotti); 2) trovare un mezzo per mantenere le truppe di occupazione in Romania ed in Ungheria, che,• in base ai trattati di pace, sarebbero dovute restare fino alla con6 Fra i vari casi, ricordiamo quello dell'Ungheria, dove i.I 29 ottobre 1956 il Ministro della Difesa J anda decideva di risostituire la stella rossa con la coccarda di Kossuth quale emblema militare. 90 BibliotecaGino Bianco

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