Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Sara Esposito tra le due Germanie, dal 1945 fino ad oggi. Lo studio ha la sua premessa indispensabile nella ricerca storica che lo precede; indispensabile, in quanto permette di valutare fino a che punto i caratteri attuali della trama urbana siano dovuti a fattori storici e fino a che punto ai recen.ti avvenimenti politici. Ne ricordiamo brevemente i momenti essenziali. I tratti fondamentali della struttura urbana tedesca si sono delineati in due epoche diverse: Medioevo e diciannovesimo secolo. Durante il Medioevo, sotto l'impulso di fattori di natura economica e politica (frazionamento politico-amministrativo), nell'Europa centrale si andò formando una fitta rete di città. Hektor Ammanns, che ha compiuto approfonditi studi sull'argomento, afferma che alla fine del Medioevo vi erano nell'Europd centrale più di tremilatrecento città, tremila delle quali con una popolazione inferiore ai duemila abitanti e circa duecentocinquanta di medie dinzensioni. Le città con più di diecimila abitanti dovevano essere, invece, al massimo venticinque; le più importanti erano Colonia, Lubecca, Magdeburgo, Francoforte, Metz, Strasburgo, Norimberga, Regensburg, Vienna e Praga. Già in quell'epoca la distribuzione delle città sul territorio era piuttosto irregolare: nella Svevia, nella Franconia e nelle regioni lungo i tre fiumi Reno, Mosa e Schelda, zone geograficamente differenziate e politicamente frazionate, la densità urbana era molto alta, mentre nel Nord e nel Sud, dove le formazioni politiche erano più ampie, la densità urbana era molto più bassa e la crescita urbana caratterizzata dalla presenza di pochi grossi centri, di commercio, d'arte e di cultura, della scienza. Nel diciannovesimo secolo, lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo (soprattutto l'estrazione del carbon fossile) e lo sviluppo di una economia industriale modificano profondamente la fisionomia urbana del paese. Secondo Scholler, tre sono i fattori principali che caratterizzano questa fase dell'evoluzione urbana: la nascita dell'industria, che modifica profondamente la struttura degli insediamenti, avviando in alcune regioni processi di concentrazione di uomini, capitali e iniziative economiche; la costruzione di linee ferroviarie, che imprimono un nuovo impulso all'economia delle zone rurali attraversate, mentre l'economia delle città lontane dalla rete di collegamento e quindi tagliate fuori dal processo di sviluppo che investe il paese, ristagna o addirittura declina; e, infine, la crescita di grandi città: in questo periodo infatti si sviluppano soprattutto i grandi centri regionali e i capoluoghi provinciali che già prima della rivoluzione industriale erano i poli della vita economica della regione circostante e che posseggono quindi una struttura economica abbastanza solida da permettere loro non solo 82 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==