Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Argomenti della sua vita), non come un rimpianto, dell'aver « donato» tutto quello che in lui c'era di «buono», il suo sangue che ancora sente pulsare nelle vecchie vene, quasi in funzione del ricordo della Società, alla quale (non è detto, ma è quasi come se lo fosse), lui sarebbe ancora pronto a dare tutto se stesso, le sue forze residue (e poco ci manca che venga fuori il discorso dell'esser pronto a dare « se necessario il su0 sangue »: ma l'ordine di idee, il binario nel quale marciano questi concetti è il medesimo ...). Si direbbe che in un personaggio del genere non vi sia e non vi sia mai stato il minimo interrogativo o dubbio sul senso di tutto ciò, se fosse giusta questa dedizione assoluta, totale, e non sia invece più giusto e dignitoso e civile concepire il lavoro, sissignore come responsabilità e dovere, ma conservando la necessaria autonomia e responsabilità interiore, un certo distacco, un opportuno senso critico. Il lavoro come rapporto contrattuale, prestazioni contro corrispettivo, e non dedizione di anima, carne, sangue. Che in sostanza si arrivi proprio a questa forma di dedizione, di appartenenza totale all'azienda, nella quale siano mescolati e fusi insieme elementi, situazioni, momenti e circostanze che con il mondo aziendale potrebbero e dovrebbero non aver nulla a che fare, appartenenti anzi a sfere totalmente diverse - come i rapporti affettivi familiari, matrimonio, ecc. - mi sembra indicato da un paio di esempi « interni », appartenenti cioè all'ambiente aziendale anziché tratti dalla raccolta di domande di assunzioni. Questi esempi mi sen1brano anche dimostrativi di come si forma all'interno della società il processo di mitizzazione e di integrazione totale ed alienante, che poi trova la sua espressione all'esterno nelle farneticazioni di vario genere che ho tratteggiato. Nel nostro giornaletto aziendale, lo stesso al quale il vecchio pensionato inviava la sua poesiola, nella pagina dedicata ai matrimoni, nascite, cerimonie di congedo ed altri avvenimenti edificanti nell'ambito del personale, ricca di fotografie di coppie di sposi, di strette di mano, consegne di distintivi di anzianità, ecc. - ecco la fotografia di due sposi sullo sfondo di una stazione di servizio della società, con due distributori bene in mostra. Lei è una bella ragazza, lavora al nostro ufficio Z; lui non lo conosciamo: appartiene da ora alla categoria de « i mariti, le mogli » di quelli di dentro. Ne vediamo per la prima volta il volto aperto in un sorriso come quello del dentifricio. La didascalia: « per testimoniare la sua fedeltà alla Società, la signorina G.M. del nostro ufficio Z, si è fatta fotografare il giorno delle nozze assieme al consorte davanti ad una delle nostre stazioni di servizio. Agli sposi il nostro augurio di felicità ... ». 77 BibliotecaGino Bianco

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