Sergio Antonucci 1n questa proiezione mistica della « Persona » del presidente siamo già alle soglie della esaltazione, direi quasi della psicopatologia. Ma in fondo, esaminando questa domanda nella prospettiva di altre, nelle quali queste tendenze e motivi vengono in superficie altrettanto chiaramente anche se in forma meno esaltata, e sono considerate pienamente accettabili e « sane », non si può non giungere alla conclusione-ipotesi che questo è sì un caso limite, ma facente parte di uno schema, di una tendenza che la nostra società accetta, alla quale la nostra cultura non è affatto estranea e che tende anzi a coltivare e ad accentuare. (Vedremo poi certi atteggiamenti aziendali nei quali appaiono evidenti le radici di questa esaltazione quasi mistica dell'azienda, di questo concetto di « appartenenza », di comunione spirituale più che di cosciente e civile collaborazione lavorativa più o meno accetta ed accettabile). Una madre scrive al presidente per la propria figliuola e ricorda la benevolenza usata verso di lei da un vecchio parroco, recentemente deceduto, e conosciuto dallo stesso presidente: « Nel febbraio u.s. la mia figlia Giovanna compilò il questionario. Il buon Padre P. mi disse ' vai dal dottore e digli che ti mando io, Lui è buono e ti aiuterà '. La prego a nome del Padre che nutriva per Lei affetto e stima, mi aiuti. Sono certa che dall'Alto il Nostro Amato Padre Le farà cenno di aiutarci e La benedirà ... ». Alcuni rnesi dopo la stessa sign~ra: « il miracolo sta nelle Sue mani, mi perdoni se oso ancora, Padre P. mi è accanto e Lui mi ha suggerito per l'ultima volta ... ». Ma ecco un altro caso interessante: « Signor Presidente, è un vecchio XYZino di età ma giovane di animo,. R. Ruggiero, nato a Barletta il .. .1899 che Le scrive per pregarLa di assumere nelle file della Sua indimenticabile Società mio figlio Francesco di anni 30 perito industriale. Per me che ho avuto l'onore di militare nelle sue file dal ìontano 1931 al 1952 dedicando con passione e sagacia i migliori anni della mia vita alla mia indimenticabile XYZ, vedere inquadrato il mio caro figlio Francesco buon cristiano, è come se tornassi indietro negli anni rivedendo in lui realizzati i miei sacrifici di uomo privo di studi che è riuscito, con l'aiuto della sua Società a farlo studiare. Signor Presidente, Le sarei grato se in questi ultimi anni di esistenza terrena volesse darmi la gioia della mia infanzia assorbendo il mio ragazzo nella schiera eletta della mia gloriosa società. Glielo chiedo con gli occhi pieni di pianto nella speranza che possa onorare il proprio figlio tra la gente di giusti e sani principi che il Buon Dio ha posto nelle file della XYZ. Spero nel Buon Dio e nella Persona Santissima del Mio Presidente e formulo alla mia gloriosa Azienda le migliori fortune in campo produttivo internazionale ... ». La firma è vergata stentatamente da una 72 BibliotecaGino Bianco
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