Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Roberto Sanscverino menti necessari imposti dalle situazioni e dal mutare delle condizioni. Difatti, la politica economica di tipo keynesiano è sostanzialmente una politica congiunturale. Essa si preoccupa soprattutto della fase discendente del ciclo economico; si preoccupa della crisi causata dalla scarsità della domanda e di come rovesciare questa tendenza. Keynes rimase piuttosto indifferente di fronte ai problemi del controllo dell'espansione una volta superata la crisi. Egli era forse convinto che ci si trovasse di fronte ad una fase storica, nella quale non sarebbe più stato necessario un grosso ritmo di aumento della produzione e le società avrebbero presto raggiunto una situazione in cui la produzione di beni sarebbe stata più che sufficiente. Tale politica è oggi in parte superata. I problemi più delicati sono infatti quelli relativi al controllo della fase ascendente del ciclo, all'inflazione, ai prezzi crescenti. Gli strumenti da adottare debbono perciò cambiare. La necessità di controllare l'espansione mantenendo alto il ritmo di investimenti è ora in primo piano. L'inflazione va controllata dal Jato dell'offerta, guidando gli investimenti e la produzione ed eliminando le strozzature nelle strutture produttive. In realtà, alcune applicazioni della politica keynesiana sono forse più possibili in un paese come gli Stati Uniti, i quali dispongono di un apparato produttivo altamente sensibile ed elastico, che si adatta rapidamente alle situazioni del mercato ed è capace di rispondere con maggiore immediatezza alla domanda in ascesa. Quel paese dispone anche di stru1nentì che rendono la spesa pubblica efficiente e prontamente adeguabile alle esigenze del ciclo. , In Italia, nonostante si disponga di un ampio settore di imprese controllate dallo Stato, la spesa pubblica risulta inefficace e lenta per applicare una politica di controllo del ciclo. La vischiosità dell'apparato produttivo rende poi insufficiente l'adattamento dell'offerta nell'inversione della tendenza congiunturale ed in fase di espansione del ciclo. Si pone oggi nel nostro paese la necessità di rivedere gli strumenti a disposizione della politica economica e soprattutto di usare e sfruttare in n1odo totalmente diverso le strutture di cui lo Stato dispone. Un lungo periodo nello sviluppo economico è l'insieme di 1nolte congiunture; solo avendo presente un orizzonte più ampio e predisponendo rnezzi più idonei e analisi più corrette, sarà possibile limitare al massimo gli effetti negativi delle cadute e delle riprese. ROBERTO SANSEVERINO 64 BibliotecaGino Bianco

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