Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Roberto Sanseverino plesse non cambieranno tendenza - ad un mutamento della politica 1nonetaria - se non con n1olto ritardo e con notevoli difficoltà. La politica monetaria risulterà insufficiente su due fronti: direttamente su quello della domanda di investimenti ed indirettamente - attraverso l'occupazione in questo tipo d'industria - su quello della domanda per consu1ni. In realtà, come 1nolto acutamente ha osservato Augusto Graziani su queste stesse pagine, gli strumenti per controllare consumi ed investimenti non possono essere gli stessi, né le manovre, in fase di riscaldan1ento e di raffreddamento del ciclo, debbono essere simmetriche in senso opposto. Con gli strumenti classici la disinflazione diventa quasi sempre deflazione. Quando la domanda e l'offerta non sono equilibrate e la prima eccede sulla seconda, bisognerebbe intervenire sui flussi di redditi che vanno dalle famiglie alle aziende anziché sui flussi che si dirigono dalle aziende verso le famiglie. Nel primo caso, infatti, si potrebbe adeguare la domanda senza ridurre contemporaneamente i redditi distribuiti e quindi la produzione e l'occupazione. Se nell'ambito del reddito c'è sproporzione tra consumi e risparmio, nel senso che i primi sono troppo abbondanti in proporzione al secondo, è chiaro che l'offerta da una parte si troverà di fronte ad una domanda eccessiva e dall'altra avrà a disposizione risparmi troppo limitati per adeguarsi attraverso maggiori investimenti. Al contrario con il secondo tipo di intervento, riducendo cioè i redditi distribuiti dalle imprese, si limita certamente la domanda, ma si riducono altresì l'occupazione e gli investimenti. Ed abbiamo visto che, dovendo invertire il ciclo, una volta raffreddata la congiuntura, se può essere non difficile suscitare una lievitazione della domanda per consumi, non altrettanto facile risulta far salire l'offerta e quindi gli investimenti e l'occupazione. Certo il ridimensionamento della domanda senza limitare i redditi non è una manovra semplice, con gli scarsi strumenti a disposizione nel nostro paese. Si è spesso parlato, ad esempio, di forme di risparmio forzato o di differenti processi di intervento fiscale. Entrambe le manovre presupporrebbero però l'uso di mezzi e di leggi agili e moderni, che non sono disponibili in Italia e che comunque, se non orientati ed usati con intelligenza, potrebbero causare distorsioni pericolose. E anche chiaro però che diventa sempre più difficile usare le politiche tradizionali, le quali provocano una tale serie di effetti indotti negativi da annullare ampiamente i risultati positivi. 62 BibliotecaGino Bianco

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