Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Argomenti necessario analizzare più concretam.ente in che n1odo tali rniglioramen ti incidono sui prezzi industriali. È noto che in Italia il costo del lavoro - tenendo conto dei valori medi e di categorie di prodotti tipo - incide approssimativamente per il 50% sul costo totale del prodotto. L'altro 50% è costituito dalle materie prime e dai semi-lavorati. È chiaro quindi che solo la metà della percentuale media di aumento salariale grava sul prodotto. Ora, gli aumenti salariali medi si aggirano, per il 1970, intorno al 16% e la produttività media è cresciuta di circa il 6%. Se quindi applichiamo questi dati al costo dei prodotti, risulta evidente che l'aumento salariale incrementa effettivamente il costo totale di una percentuale del 5-6% (la metà della parte dell'aumento salariale che supera l'incremento della produttività). È necessario tener conto anche dell'aumento dei costi delle materie prime, che può stimarsi intorno al 4%. Se i] costo delle materie prime incide per il 50% sul costo totale dei prodotti, ci sembra chiaro che la metà dell'aumento di tale costo si scaricherà sul prodotto. Ne risulta, in conclusione, che la zona su cui agiscono gli aumenti sa1ariali si riduce al 2,30-3% (si tratta ovviamente di calcoli rnedi, che aiutano ad orientarsi sull'andamento dei fenomeni). Si è già accennato alle differenti condizioni di fronte alle quali ci si trovò durante la congiuntura del 1963. Mentre allora, infatti, l'apparato industriale funzionava a capacità quasi del tutto utilizzata, durante l'attuale congiuntura il sistema produttivo italiano aveva larghi margini di potenzialità inutilizzata. La domanda, in altri termini, si è venuta a trovare di fronte ad una ben più larga elasticità della produzione industri;:lle. Si è infatti determinata, nel periodo che va dal novembre 1969 ad oggi, una notevole ripresa produttiva, la quale in poco tempo ha riguadagnato il terreno perduto durante l'anno trascorso, raggiungendo e superando il punto massimo che si era avuto nel mese di luglio. Tra il novembre ed il gennaio 1970, l'attività industriale è aumentata del 16,4% e tra il gennaio ed il febbraio il tasso di aumento ha corrisposto approssimativamente al 10% annuo. Il numero indice della produzione (base 1966=100) è passato dal 111,5 di dicembre, al 125 di gennaio. Anche il confronto tra periodi simili del 1970 e del 1969 è positivo. Infatti l'incremento del gennaio 1970 sul corrispondente mese dell'anno precedente è del 3,8%, e maggiore appare l'increme:::ito del febbraio 1970 sul febbraio 1969, pari al 6,6%. Il sistema aveva cioè larghe possibilità di espandere la produzione utilizzando le strutture industriali a disposizione; e non appena è stata doppiata la boa costituita dal punto più basso della congiuntura, l'appa55 BibliotecaGino Bianco

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