Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Roberto Sanseverino decennio, infatti, il tasso di accumulazione è stato notevolmente più basso di quello che si era avuto nel decennio precedente. Mentre negli anni dal 1951 al 1960 il tasso di accumulazione era stato del 22-23%, nell'ultimo decennio esso si è mantenuto intorno al livello del 15-16%. Una tale situazione di insufficienza, dunque, non poteva non essere la prima a risentire le conseguenze delle vicende dello scorso autunno. È quindi opportuno cominciare con il collocare correttamente le conseguenze delle lotte sindacali d'autunno. Un primo rilievo da fare è che le rivendicazioni sindacali del 1969 si sono venute a porre in una situazione di lentezza della domanda interna per consumi. Ben differenti erano le condizioni nel 1963, quando l'economia italiana attraversò un'altra fase congiunturale negativa. In quel periodo gli aumenti salariali si collocavano in una situazione che registrava una forte pressione della domanda di beni di consumo ed una capacità produttiva del sistema utilizzata ai livelli massimi. Il secondo elemento di differenziazione tra i due periodi considera ti è la situazione internazionale. Mentre infatti nel 1963 i prezzi sui mercati esteri erano sostanzialmente stabili, nel 1969 si è registrata una generale tendenza all'aumento nei costi delle materie prime e dei beni hnportati. Se la domanda per consumi si fosse fatta più pressante nell'ultimo quadrimestre del 1969, il saldo della bilancia delle partite correnti non sarebbe stato così favorevole, perché le importazioni avrebbero subìto un rapido aumento, influenzando appunto tale saldo. È evidente, infatti, che un maggior potere di acquisto nelle mani di categorie a più basso reddito provoca innanzitutto l'aumento di consumo nei generi alimentari. Ed il nostro paese, che è largamente tributario dell'estero, sarebbe stato costretto ad aumentare le importazioni di tali generi, squilibrando così notevolmente la bilancia « eximport ». L'interscambio commerciale ha invece palesato un lieve disavanzo nonostante il regresso delle esportazioni, mentre la bilancia delle partite correnti ha registrato, alla fine dell'anno, un attivo di 1007,6 miliardi: solo 200 miliardi in n1eno del livello dello scorso anno. La tabella della pagina seguente mostra la dinamica degli scambi di merci con l'estero per gli anni 1967 - 1968 -1969. Come le rivendicazioni sindacali hanno influenzato l'andamento dei prezzi? Se la domanda si è mantenuta piuttosto insufficiente, tale condizione è stata indubbiamente aggravata in una prima fase, quando cioè il prolungarsi degli scioperi ha provocato ampi tagli sulle buste-paga 50 BibliotecaGino Bianco

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