Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Editoriale Sinistra democristiana e sinistra socialista hanno sempre subìto le suggestioni del « pregiudizio sfavorevole » nei confronti degli Stati Uniti: perché gli Stati Uniti sono capitalisti e, p·er quanto riguarda le sinistre democristiane, più o meno consapevolmente, perché gli Stati Uniti sono laici. E sono proprio le suggestioni di questo « pregiudizio sfavorevole » nei confronti degli Stati Uniti che inducono le sinistre democristiane e le sinistre socialiste a mutuare non solo dai comunisti, ma anche dai gauchistes anticomunisti molti luoghi comuni che vertono tutti sul tema rozzo e semplicistico dell'imperialismo capitalistico che dagli Stati Uniti ordisce trame di guerra, congiure per provocare colpi di Stato, piani di oppressione e di affamamento dei popoli poveri. Ora, in coincidenza con la difficile campagna elettorale che si è aperta in Italia e in coincidenza con i gravi avvenimenti che concorrono ad inasprire la crisi nel Sud-est asiatico e la crisi nel Medio Oriente, le sinistre democristiane e le sinistre socialiste hanno fatto circolare e hanno accreditato interpretazioni unilaterali di quei gravi avvenimenti, interpretazioni fondate sulla denuncia degli Stati Uniti, aggressori diretti nel Sud-est asiatico ed oppressori indiretti nel Medio Oriente. La propensione per l'amicizia e per la solidarietà con i popoli anglosassoni è invece una costante dell'atteggiamento dei democristiani laici e anche di ambienti socialisti di tradizione riformista e comunque sensibili più al richiamo della forza liberale dell'ideologia socialista, e in pari tempo dell'empirismo laburista, che non al richiamo del velleitarismo rivoluzionario e delle generiche aspirazioni populistiche grazie alle quali altri a1nbienti socialisti o si condannano all'impotenza politica o si lasciano condizionare da una soggezione senza scampo all'egemonia dei comunisti. Questa propensione per l'amicizia e per la solidarietà con i popoli anglosassoni ha le sue radici profonde nella considerazione che i paesi anglosassoni prima di essere capitalisti o imperialisti sono democratici. Ma - obbietterebbe un giovane cattolico di sinistra tutto proteso a risolvere i problemi del Terzo mondo, o un giovane socialproletario tutto proteso ad affrettare i tempi della rivoluzione mondiale, o anche un giovane o meno giovane socialista che vuole « cambiare il sisten1a » e vuole cambiarlo guastandone i meccanismi onde non possa funzionare più né sul piano interno, né su quello internazionale - c'è l'imperialismo degli 3 BibliotecaGino Bianco

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