Il programmatore deluso segretario generale della Programmazione riconosce fondata la preoccupazione di Saraceno, che la programmazione si riduca alla redazione di un documento, anziché conoentrarsi in un processo di decisioni operative; ed am,mette anche che tale preoccupazione è giustificata dall'esperienza del recente passato. Ma obbietta che questi ti1nori risultano superati dalla concezione adottata nella redazione del Progetto 80, nel quale il piano è inteso come una serie di progetti e di programn1i operativi inseriti -- per la verifica di compatibilità - in un quadro prospettico quinquennale della formazione e dell'impiego .delle risorse, che deve essere continua111ente aggiornato per tener conto dei continui mutamenti della realtà. Per quanto concerne l'inserimento, nel documento del piano, di tutti i programmi concreti che si vogliono adottare e la detenninazione temporalmente definita del •piano stesso, Ruffolo sostiene che queste due caratteristiche della programmazione non si possono e non si debbono elimrnare. Anzitutto per la necessità di verificare la compatibilità dei fini in un quadro di riferimento quantitativo costituito dalla formazione e dall'impiego delle risorse. Inoltre perché è necessario impegnare sulle scelte del piano le forze politiche del paese. In effetti, soltanto la pdma di queste ragioni è di ordine metodologico e su di essa conviene anzitutto soffermarsi. In via preliminare si deve però chiarire che, sul carattere nuovo della programmazione, così come risulta impostata dalla formulazione del Progetto 80, i punti di vista sembrano sostanzialmente concordi. Saraceno, infatti, riconosce a questo documento il carattere di « rassegna ·sistematica dei problemi nazionali che in questo momento sono giudicati di massimo rilievo, nonché dei nuovi istituti che meglio di quelli esistenti si ritiene possano avviare a soluzione quei problemi ». E a riprova di questo carattere del documento, egli adduce « le controversie numerose ed aspre che esso ha sollevato, controversie cui non danno certo luogo », egli aggiunge, « quelle elaborate co111plicazioni che sotto il nome di Relazione previsionale e di Relazione economica generale, vengono ogni anno ad arricchire le nostre docu1nentazioni senza proporsi di solleva·re problemi e sollecitaJ'.ie scelte )>. Il punto di dissenso concerne invece l'opportunità di ricavare o meno da quello « spaocato » efficace dei problemi della nostra società, che è il Progetto 80, un programma quinquennale nel quale_ tentare di ·rappresentare cont_emporaneamente e « di scorcio » un 27 BibliotecaGino Bianco
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