Nord e Sud - anno XVII - n. 125 - maggio 1970

Enzo Vellecco babilmente inesatta, se si deve dar credito alle smentite e alle rettifiche intervenute successivamente a tamponare la fuga. Non si è potuto sapere, quindi, che cosa fosse stato indicato con certezza dai componenti del comitato tecnico-scientifico, su una materia di così vivo e scottante interesse generale. Anche tutto il dibattito di politica economica che ha accompagnato e seguito lo svolgersi dell'autunno sindacale si è incentrato, ovviamente, sui temi inerenti le politiche congiunturali da mettere in atto per fronteggiare adeguatamente le circostanze. Tra sfasature ed intemperanze, pur sempre presenti, si deve tuttavia constatare con soddisfazione che questa discussione si è svolta con grande consapevolezza. Ha gravato un po' su tutti l'ombra delle campagne giornalistiche degli anni 1963-1964, quando, per fini puramente stru1nentali, furono iirresponsabilmente aggravate le conseguenze della recessione. L'interesse per una messa a punto dei provvedimenti di politica economica, che si è andato così manifestando recentemente con sintomi significativi, ha registrato, dopo tutto, un salto di qualità che non è certo dovuto al caso. Oltre che alla accresciuta maturità e consapevolezza delle diverse sfere decisionali, questo più organico discorrere di cose economiche è dovuto anche al fatto che, ormai da un certo numero di anni, è stato avviato un esame dei più importanti problemi strutturali del 1:Jaese. E questo è merito non piccolo dell'avvio di una politica di programmazione. Anche quando si suggeriscono indicazioni per il tempo breve, si è quindi portati ad assumere un'ottica nella quale trovano il dovuto rilievo i problemi di fondo .del nostro ,sistema, dei quali esiste ormai un'ampia e lunga codificazione affidata a documenti di ogni genere, da quelli ufficiali della programmazione centrale e regionale, a quelli ufficiosi che, sotto forma di studi e di ricerche, sono venuti da più parti come contributi all'analisi. La fioritur,a di una così larga messe di documenti, anche se non tutta di eguale valore ed utilità, costituisce un presupposto significativo per impostare correttamente i nostri problemi economici. C'è, semmai, da rammaricarsi per la sproporzione, che si è andata accumulando, tra il tempo e le energie profusi nella conduzione delle ricerche e nella stesura dei programmi, e la parsimonia usata nell'allestimento di un minimo di strumenti che consentisse alla programmazione di decollare. Tanto per fare un esempio, si pensi alle vicende della cosiddetta « Legge sulle procedure », che avrebbe ,dovuto disciplinare le procedure di formazione e di gestione 24 BibliotecaGino Bianco

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