Sandro Petriccione dei quali appartenenti alle partecipazioni statali. Leggi e direttive successive hanno accentuato questa tendenza, la quale ha finito per mettere in secondo piano l'obiettivo che poteva soddisfare le aspettative delle popolazioni meridionali e cioè la creazione di un consistente numero di posti di la~oro. Si è inveoe forse inconsapevolmente finito per seguire una politica che ha :provocato occupaz1one in 1nisura limitatissima e non è neppure riuscita ad assorbire le forze di lavoro che si rendevano disponibili per effetto della trasformazione d'eH'ag,ricoltura e della crisi delle piocole industrie a oaratteve artigianale, e che per queste sue conseguenze un commentatore ha argutamente definito « di piena disoccupazione » 14 • « Se una determinata operazione non va bene, bisogna anzitutto vedei:e se l'attrezzo adoperato funziona» 15 • Ma era l'ENI lo strumento appropriato per l' oper.azione prescelta? O non si pretendeva dall'ente petrolifero qualcosa che in partenza esso non poteva dare, se non nelle generose ed ingenue illusioni di poco informati teorizzatori dell'intervento pubblico? Hytten e Marchiani osservano, all'inizio del libro: « non si tratta ... di ricercare le singole ,responsabilità o deficienze né di indicare soluzioni riparatorie, ma di prendere lo spunto da questo caso per rivedere radicalmente ,le :premesse, gli strumenti e le finalità dell'intera politioa di sviluppo del Mezzo~iiorno, sia essa fondata nell'industrializzazione concentrata che in altri tipi di intervento » 16 • È proprio perciò che occorre, ad un quadro accurato e coraggioso quale quello fornito dai due studiosi della situazione di Gela, dove si rilevano i difetti e si mettono in 1 luce le carenze della politica di industrializzazione del Mezzogiorno, far seguire una riflessione attenta suMe « premesse, gli strumenti e le finalità dell'intera politica di sviluppo del Mezzogiorno » e sui rapporti reciproci tra organi dell'intervento straordinario (neppure citati, si deve ritenere non a caso, nello studio) parteoipaz~oni stataili ed autorità politica, anziché tvarre conclusioni che appaiono affrettate e francamente non all'altezza dell'analisi precedente, in modo da far corrispondere alla preci,sione della denuncia idee meno generiche sulle vie da battere nell'avvenire. 20 SANDRO PETRICCIONE 14 LEONE IRACI, Dall'opulenza al benessere, Einaudi, 1970. 1s H. & M., oit., p. 129. 16 H. & M., Clt., p. 16. BibliotecaGino Bianco
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