L'industrializzazione carente assai diverisa da quanto avveniva dieci anni fa, allo squilibrio tra disponibilità di forze di lavoro ed occasioni di occupazione nel Sud e nel resto del paese. Un prin10 contributo alla spiegazione del contrasto tra le aspettative ed i deludenti risultati viene fornito da Hytten e Marchiani nel loro saggio su Gela 2, la cui tesi centrale è apertamente enunciata nel titolo: Industrializzazione senza sviluppo. L'analisi delle conseguenze della decisione di investimento dell'ANIC a Gela assume un particolare interesse perché essa, pur in condizioni diverse, può estendersi a quel.le provocate da numerosi impianti petroliferi, petrolchimici (ed in minor n1isura anche a quelli siderurgici) sorti nel Mezzogiorno con larghissimi contributi dello Stato, sia mediante sovvenzioni a fondo perduto, sia con contributi a tasso di particolare favore e oon la predisposizione di infrastrutture (approdi industriali, acquedotti, viabilità) spesso estremamente costosi, ottenuti con estrema rapidità per effetto di direttive e meccanismi che favoriscono le iniziative di grandi dimensioni a discapito di tutte le altre, per le quali le difficoltà frapposte dagli organi istruttori rappresentano di fatto un freno ed un disincentivo. Hytten e Marchiani si preoccupano in linea preliminare di esporre le difficoltà che si frappongono ad una soddisfacente definizione di una politica di sviluppo (anche se fanno altrimenti per il termine di neocapitalismo, del quale peraltro abusano): « ... le 'immagini ' che di volta in voilta vengono offerte della situazione o sono del tutto specifiche al punto di sfiorare il folklorismo o la narrativa, oppure talmente generiche da risultare asettiche e fuori della realtà ... » 3 • Il gap che esiste tra questi due angoli visuali fa sì che alcuni problemi oentrali, come quello ,dello sviluppo sociale indotto dalla politica di concentrazione attorno ai « poli » ( cioè alle principali Aree di Sviluppo Industriale previste dalle leggi sul Mezzogiorno) siano stati scarsamente trattati. Tale sviluppo, secondo i due autori, non si è verificato a Gela: la presenza di un impianto di grandi dimensioni come quello del'ANIC non è condizione di per sé suffi~ ciente al decollo di una zona arretrata, anzi può rendere più gravi e stabili gli squilibri e provocare addirittura fenomeni involutivi. In linea preliminare, per quanto concerne le premesse e 1e 2 EYVIND HYTIEN e MARCO MARCHIONI: Industrializzazione senza sviluppo - Gela: una storia meridionale. Franco Angeli, 1970. 3 H. & M., cit., p. 13. 15 BibliotecaGino Bianco
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