Le biblioteche pubbliche negli Stati Uniti Può essere interessante conoscere l'ammontare degli stipendi dei bibliotecari. Anna Tamagnone nel già citato Biblioteche American.e dà notizia di alcuni stipendi, che riguardano però solo le università; anche se i dati saranno stati superati (il libro è del '58) possono comunque darci un'idea al riguardo. Pochi esempi: il Direttore della Biblioteca della Università di Berkeley percepiva 15.000 dollari. Gli altri oscillano tra un massimo di 14.000 ed un minimo di 8.000. Gli stipendi iniziali sono addirittura miseri: da un massimo di 4.000 ad un minimo di 3.000 dollari. Ma le universHà hanno la possibilità di giovarsi del lavoro degli studenti, che in questo modo si pagano lo studio; e questo le b.p. non possono farlo. È ragionevole pensare che gli stipendi medi delle b.p. siano modesti e che la differenza di trattamento sia una delle ragioni, ·se non la principale, che impediscono alle piccole cittadine di avere buoni bibliotecari. È molto probabile che esse si avvalgano del lavoro a tempo limitato - part time - e che paghino stipendi più o meno simili a quello degli insegnanti delle scuole elementari. Questi vanno ( è inutile avvertire che si tratta di cifre variabili a seconda della località) da 6.800 dollari iniziali ad un massimo, raggiungibile dopo 13 anni, di 11.1000. Gli insegnanti però hanno varie altre facilitazioni, fra cui il cosiddetto periodo sabbatico: con l'intero stipendio se di sei mesi, metà se di un anno. Negli Stati Uniti esistono circa 25.000 biblioteche di ogni genere e tipo. Quelle pubbliche indipendenti sono circa 8.000, ma non coprono affatto, come verrebbe fatto di credere, tutto il territorio. L'organizzazione migliore ed il maggior numero di biblioteche si trovano negli Stati dell'Est ed in California. Il prevalere dell'Est si spiega con la storia degli Stati Uniti, e bisogna tener conto anche, e forse soprattutto, dello spirito pionieristico, progressista ed arnante della libertà che animava i primi abitanti di quelle zone. Vi sono per contro vaste plaghe, soprattutto rurali, dove predominano i piccoli Comuni e l'insediamento sparso, sprovviste di biblioteche Gli ostacoli principali in queste zone sono due: il costo dell'istituzione e del funzionamento delle biblioteche indipendenti e la piccolezza degli abitanti. A queste difficoltà si tenta di ovviare in più modi. C'è per esempio la biblioteca di contea, che'è un'unità amministrativa fra i Comuni e gli Stati e che in genere ha scarso peso politico; il nome deriva dallo schema amministrativo coloniale inglese. La contea, essendo un'unità com.posta da più Comuni, può mettere a disposizione di questi una biblioteca, eventualmente un autocarro attrezzato - bookmobile - ottenendo così un impiego più utile del capitale investito. Eguale funzione hanno le biblioteche regionali. 109 BibliotecaGino Bianco
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