Rocco Palestra bilità delle b.p. » E difatti molte sono le biblioteche che destinano a questo pubblico locali appositi e personale specializzato. Enzo Bottazzo (in Biblioteche Americane) ha scritto: « Un contenuto ed uno spirito nuovo rendon dunque la biblioteca americana tendenzialmente diversa dai suoi modelli al di qua dell'Atlantico, relegati quasi in un'altra età che ignora i problemi contemporanei ». Per le sezioni infantili, i cui primi esempi risalgono alla fine dell'800, si tende oggi a creare sale apposite, con sedie, tavoli, scaffali adatti ai piccoli, a volte arricchite da un piccolo acquario, giocattoli, modellini ed illustrazioni, tutte attrattive atte a richiamare i piccoli lettori. Si giunge a raccontare favole, a dare spettacoli di marionette, ed organizzare festicciole. Il lavoro principale ricade sulle bibliotecarie, che di solito sono ben preparate e lo seguono in maniera non standardizzata, ma adatta all'età, al luogo, alla comunità in cui si opera. Fin dal 1910 la Direzione della b.p. di New York raccomandava alle bibliotecarie speciali per ragazzi di « studiare il quartiere dove la biblioteca sorge, vedere cosa fa la gente, far sentire che volete capire il loro lavoro e che avete bisogno che vi capiscano. Poi tornate a studiare la vostra collezione di libri. Una buona conscenza dei libri per ragazzi è assolutamente necessaria per un buon lavoro». Sarebbe lungo continuare la citazione, ma non bisogna pensare che si tratti solo di parole, perché lo spirito di queste istruzioni si è trasformato in pratica quotidiana un po' da per tutto sul territorio dell'Unione, non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli Comuni. Questo spirito ha dato ottin1i frutti: sia i:iegli Stati Uniti che nel Canada, sono molte le b.p. che hanno un servizio apposito per bambini; il numero dei piccoli registrati, quelli cioè che hanno la tessera di una b.p., è circa un terzo rispetto al totale dei tesserati ed almeno la metà dei libri in circolazione sono per ragazzi ed adolescenti. Questo ha fatto sì che la qualità dei libri per ragazzi migliorasse decisamente. l\'1a non è tutta luce in questo campo, perché il lavoro specializzato per ragazzi si svolge soprattutto nelle città o nelle cittadine di una certa importanza; nei piccoli Comuni sia la mancanza di danaro, sia l'esiguo numero dei lettori, sia la scarsità dei libri finiscono col mettere queste sezioni in secondo piano. Capita inoltre che ad una persona specializzata in questo tipo di lavoro vengano affidati altri incarichi, e che di conseguenza la sezione per bambini esista solo di nome. Si è detto che queste biblioteche distinguono i libri per ragazzi da quelli per adolescenti; tuttavia, contrariamente a quanto sarebbe lecito attendersi, gli adolescenti frequentano le b.p. meno dei ragazzi. Questo fenomeno fu rilevato sin dagli inizi del secolo. La prima sala apposita 106 BibliotecaGino Bianco
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