Le biblioteche pubbliche negli Stati Uniti La consultazione è ancora più facile del prestito, non essendovi alcun bisogno di registrare il volume. Qui non v'è distinzione tra tesserati e non: si prende il libro, lo si legge, seduti in una comoda poltrona, e lo si restituisce al banco. Se si deve tornare il giorno dopo per lo stesso volume, si prega il bibliotecario di conservarlo, senza riporlo nello scaffale, in modo da evitarne l'eventuale prestito. Personalmente ho avuto esperienza di quattro di queste b.p. in tempi ed in luoghi diversi: quella di Tarrytown, nello Stato di New York, negli anni trenta, quella di Boston, nel Massachusetts, e quella di Lancaster, in Pennsylvania, nel '59; e infine quella di Lexington, nel Massachusetts, l'anno scorso. In tutte ho trovato lo stesso cortese, impersonale, quasi automatico servizio, non disgiunto dalla evidente volontà di aiutare il lettore. Lo straniero ha la gradevole sensazione di entrare in un luogo ch'è un po' anche suo e che la cortesia con cui è accolto abbia anche un po' di calore, sotto il sorriso di circostanza della bibliotecaria. Questa facilità di contatti, ch'è molto importante nell'avvicinare H lettore al libro, gli americani l'hanno portata per il mondo con le bib1io~ teche USIS e ha dato qualche buon frutto anche da noi. In questo sforzo di andare incontro ai bisogni culturali della popolazione le biblioteche debbono adattare i loro orari alle necessità dei frequentatori. Perciò esse aprono le porte alle nove del mattino per chiuderle alle nove di sera, anche il sabato; la domenica restano aperte sino alle quattordici. Questo comporta una maggior quantità di personale e non è detto che tale personale debba essere di carriera o comunque stabile: si ricorre, come in altri casi, a persone, soprattutto donne, desiderose di occupare proficuamente il loro tempo libero. A dilnostrare l'interesse civico delle b.p. vale ad esempio l'iniziativa di quella di Boston, di mettere a disposizione di chiunque libri e films sulle droghe e sui loro effetti e di annunziare l'iniziativa a mezzo della stampa e di speciali dépliants. Le b.p. danno molta importanza ai bambini, oggi lettori di favole e domani di libri di concetto. Si può dire che questo sia non un impegno esclusivo delle b.p. ma della società. Difatti nei piani di studio delle scuole sono inseriti corsi sulla letteratura per ragazzi e sul materiale d'insegnamento; e in ogni scuola v'è una biblioteca a disposizione degli alunni. Dall'idea che l'abitudine ed il piacere di leggere devono essere incoraggiati sin dall'infanzia sorsero nelle b.p. le sezioni per bambini, che nel secondo dopoguerra hanno assunto una grande importanza. È stato detto che « i bibliotecari considerano i bambini una speciale responsa105 ·BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==