Le biblioteche pubbliche negli Stati Uniti verno federale ha un'ampia attività editoriale); servizi per la preparazione della bibliografia nelle così dette humanities (lettere-storia-filosofia), per le scienze sociali, per le scienze e la tecnologia; problemi materiali delle biblioteche (costruzione, disposizione dei locali, scaffalature, cataloghi, etc); storia delle biblioteche; biblioteche e società; servizi audiovisivi ed altri ancora. Per quel che riguarda l'edilizia, queste b.p. sono allogate di solito in edifizi di una certa grazia; lo stile varia a seconda dell'epoca di costruzione, della fantasia dell'architetto o di quella del committente. Per la maggior parte essi contrastano con l'aspetto del centro cittadino nel quale sorgono. Nel maggior numero di casi hanno intorno un prato, il che contribuisce a renderne gradevole l'aspetto, oltre a consentire futuri amplia1nenti. Alcuni sono assai belli e maestosi, come quello di New York alla Fifth Avenue, o come quello di Boston; altri sono modesti, adatti alle cittadine senza pretese. Negli anni del secondo dopoguerra gli edifici delle b.p. sono divenuti più semplici e funzionali; le colonne, gli alti soffitti, le cupole e le decorazioni di un tempo sono scomparse. La dotazione di libri varia a seconda dell'importanza della città, può essere grandissima o ridotta; tuttavia l'eventuale mancanza di un libro in una determinata biblioteca non significa che non lo si possa leggere: si può ricorrere al prestito di un'altra biblioteca, che non è detto debba essere pubblica, ma una qualsiasi: quella di una università, di un'industria o altre ancora. In genere le dotazioni di libri sono buone e non fanno che crescere; ad es. la b.p. di Lexington nel Massachusetts ha ben 115.00 volumi e ogni anno ne acquista circa 6.000 (rapporto del municipio per l'anno 1968). E Lexington ha appena 32.000 abitanti. Per gli acquisti la direzione della b.p. si lascia guidare dal numero delle richieste, dal successo di un certo libro, dal grado d'interesse della materia trattata, dalle esigenze locali oltre che da considerazioni di ordine generale. Non vi sono nella grande maggioranza dei casi condizionamenti imposti o suggeriti da pregiudizi ideologici. Si può trovare Kropotkin accanto a Chesterton, un volume di esegesi biblica accanto ad uno di storia del Risorgimento italiano, Marx accanto a Bertrand Russell od a Platone. Non bisogna però dimenticare che in alcune zone l'intervento di. personaggi o- di gruppi bigotti fondam,entalmente illiberali si fa sentire con rozza energia: vedi ad esempio la lotta sferrata negli anni venti contro l'insegnamento della teoria darwiniana, lotta che a volte assunse aspetti ferocemente grotteschi (fu denominata nzonkey ivar) e terminata solo l'anno scorso con una sentenza della Corte Suprema federale 103 BibliotecaGino Bianco
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