Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

.. . / RECENSIONI Fenoglio realista integrale La pubblicazione postuma de La paga del sabato di Fenoglio (Einaudi, 1969) che segue a breve distanza quella de Il partigiano Johnny, ci po,rta a conoscenza di una fase interessante nella produzione giovanile dello scrittore prematuramente ·scomparso, dandoci modo di ricostruire per intero 1 l'arco della sua evoluzione, dalle prime pagine, ancora acerbe, ma tuttavia già ricche di autonoma vita letteraria, all'ultima opera, Una questione privata, che costituisce anche il suo capolavoro. Il ritardo con cui questo libro, •datato intorno al 1950, viene alla luce, è spiegato in parte dall'umiltà e ·dal riserbo di Fenoglio, molto titubante nel dare alle stam,pe i suoi primi lavori, e trop•po fiducio·so, nei giudizi, anche fortemente limitativi, dei suoi consiglieri letterari; in parte da una severa censura di Vittorini, che, come risulta dall'epistolario di Fenoglio., convinse lo scrittore esordiente a sacrificare il suo ro·manzo e a ricavarne due racconti, che furono inseriti nella raccolta de I ventitré giorni della città di Alba. Si deve alle intelli 1 genti cure di Maria Cortii se gli scritti inediti di Feno1 glio vedono la loro graduale p·ubblicazione, restituendo la giusta dimensione alla sua o·pera, e confermando la posizione tutta particolare ch'egli venne ad assumere nell'ambito del neo-realismo italiano. Che Fenoglio sia lo scrittore più valido e rappresentativo della Resistenza (e non solo nel senso della testimonianza ma anche in quello della poesia) è ormai qa tutti riconosciuto; ma come lo scrittore sia passato da una prima tendenza rigidamente naturalistica ad una tematica di più ampio respiro e ad un discorso più com.plesso, nel quale la lotta partigiana assurge, da fatto contingente, a rappresentazio•ne emblematica di un modo di esistere, è cosa più difficile da ,spiegare. Forse proprio La paga del sabato, un racconto così totalmente immerso nel clima del realismo, ma già per alcuni aspetti lontano· da esso, può farci intendere per quali vie Fenoglio sia giunto• negli ultimi romanzi a quella concentrazione espressiva che conferirà alle sue pagine una dimensione più profonda e nello stesso tempo più mobile e varia. Il nucleo d'ispirazione di Fenoglio muove, co1 me si è detto, -dalla lotta partigiana, esperienza di una stagione unica e irripetibile, che gli ha dato la consapevolezza di app·artenere ad una generazione al tempo stesso privilegiata e dannata. Fra i testimoni della Resistenza egli è uno dei pochi che non si siano lasciati guidare da interessi solo politici o cronachistici, ma che abbiano mirato ad una resa disinteressata, sul piano della contemplazione, così da ·saldare in un tutto unico, co·me felicemente fu detto da Calvino, « la solitaria· coscienza di una tensione interiore e il mito estroverso di una .97 . , · Biblioeca Gino Bianco . .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==