Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

.. Argon1enti ad eseguire ma a11cl1ea proporre, ad elaborare, a ,guidare ed a coordinare. C'è anche un altro aspetto di tale ipotetico dicastero che occorre considerare : la sua funzione di organismo di trasmissione fra il Potere Legislativo e gli or-ga·ni tecnici 1 dello Stato. Sotto questo pro,filo, esso dovrebbe essere destinato ad assumere anche 1 la veste di un fondamentale strumento di collegamento, per far pervenire, da un lato, le direttive po1 litiche del Parlamento ai dicasteri dipendenti - che devono trasformare tali direttive in provvedimenti tecnici - e, da un altro lato, costanti flussi di informazioni al Legislativo, perché questo possa esercitare in modo adeguato la sua opera di indirizzo e di controllo. In altre parole, jl Ministero deLla Presidenza del Co1 nsiglio dovrebbe costituire il fulcro di un equilibrio politico-tecnico, più valido di quello odierno. E quindi, fra i suoi fi11i istituzionali, dovrebbe annoverare anche i « rapporti con il Parlamento », fondan1entali nel quadro del citato equilibrio. A questo punto, occorre ·delineare, nelle grandi linee, la struttura che dovrebbe avere l'ipotetico sistema di governo che qui si sta ipotizzando. Tale struttura ·dovrebbe essere basata su due ti,pi di dicasteri: i ministeri « di coor.dinamento » ed i ministeri « 01 perativi ». In questo quadro, il Ministero della Presi·denza •del Consiglio assumerebbe la funzione di organo di coordinamento globale, e dovrebbe essere affiancato da altri organi di coordinamento, caratterizzati da una maggiore specializzazione, che, a loro volta, potrebbero essere •divisi in ministeri per il « coordinamento operativo » e ministeri per il « coo,rdinamento degli studi». Verrebbe così a stabilirsi una forma di gerarchia organica fra gli organi di governo, con il dicastero della Presidenza del Consiglio al vertice, i dicasteri « di coordinamento » in posizione intermedia, ed i dicasteri « operativi » alla ba1se. I ministeri di « coordinamento operativo » potrebbero essere due: un •dicastero per l'« Econ.omia » ed un dicastero per la « Finanza statale ». Il primo dovrebbe essere incaricato delle attività di programmazione, e dovrebbe, in pratica, costituire il fulcro delle attività di tutti i dicasteri economici, per armonizzarne i programmi, curare le impostazioni riguaridanti più ,dicasteri, esercitare efficaci controlli sulle attività operative. Dovrebbe, inoltre, essere in grado di valutare, e se del caso coordinare, sotto il profilo economico, le attività di tutti i dicasteri, e quindi ·anche di quelli che hanno fini istituzionali no·n economici o non strettamente economici. Il secondo, ossia quello della « Finanza statale », dovrebbe curare, nel quadro globale delle attività economiche, l'organico inserimento nelle stesse delle attività finanziarie statali. È bene precisare subito un punto essenziale. Qui si sta parlando di 93 .Bib·lioteca Gino Bianco

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