Vittorio Barbati ganizzato secondo uno schema atto a consentire un vero e p,ro,prio « lavoro di gruppo» fra gli organi che lo compo,ngono; anzi, è basato su specializzazioni e compartimentazioni che sono spesso, trop,po rigide. Sarà opportuno ritornare più avanti su questo argomento fondamentale. Per il momento, è iii caso •di riprendere l'esame interrotto. Per i ministeri econon1ici si può ricorrere - sempre per comodità di analisi - ad u,n'altra ripartizione: a) Mirzisteri che svolgono uria funzione « strit1nen.tale » nei confronti degli altri ( anche di quelli economici): Lavori pubblici; Traspo·rti e aviazione civile; Commercio con l'estero; Marina mercantile; b) Mi11isteri che svolgono una fil1zzione « di promozione » di attività economiche specifiche: Agricoltura e foreste; Ind11stria, commercio ed artigianato; Partecipazioni statali; Turismo e spettacolo. In prima fila, nel primo gruppo, viene il Ministero dei lavori pubblici, che, sotto molti punti di vista, può essere considerato un dicastero-chiave. Non si può mettere in dubbio, infatti, che la definizione di « Lavori pubblici » è estremamente ampia - e tende sempre più ad ampliarsi - perché investe attività che ·sono strumentali, direttamente o in·direttamente, nei confronti di tutti i fenomeni evolutivi, economici e non economici, che investono, il paese. A riprova di ciò bas 1 ta considerare che, fra le spese in conto capitale (o di investimento) contemplate nel bilancio, statale, la fetta più grossa è proprio, quella attribuita al Ministero dei Lavori pubblici. È evidente, quindi, ,che la funzione attribuita a questo organismo è una funzione di primaria i,mport,anza. Bd è anche, senza alcun dubbio, una funzione condizionatrice: se le opere di cui è reS:ponsabile tale dicastero non vengono portate tempestivamente a termine, molti programmi di svilu,ppo possono essere in tutto o in parte compromessi. Tutto ciò ,dovrebbe far ritenere che al Ministero dei Lavo,ri pubblici sia data la ,possibi,lità di programmare in modo organico la sua attività e di erogare temp·estivamente le somme notevoli (anche se non sempre adeguate alle esige~ze) che vengono messe a sua disposizione. Ma ciò è almeno molto ·dubbio. Da un lato, le attività di tale dicastero sono frenate -dalle troppe anacronistiche pastoie burocratiche cui sono sottoposte; da un'altra parte, data la complessità dei compiti che gli sono attrib·uiti, esso dovrebbe ,disporre ·di un'organizzazione ,di studio, di imp·ostazione e di controllo su basi « interoiscip1inari », organizzazione che, nel quadro delle attuali strutture, è 1nolto difficile realizzare. · Si potrebbe continuare a lungo a ·discutere su questo argomento, si potrebbe parlare dell'imp,orta,nza delle infrastrutture per i trasporti, per la locailizzazione ·dei processi di sviluppo, per il coliegamento fra at88 Biblioteca G'ino Bianco
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