Italo Talia giocato nel Mezzogiorno un ruolo di gran lunga più importante di quanto non lo abbiano giocato nell'intero, paese, e che, viceversa, i fattori positivi (aumento, della scolarizzazio·ne, abb·assame11to ·dell'età pensionabile) abbiano avuto, un'influenza meno spiccata di quanto non l'abbia110 avuta nel generale contesto del paese. L'emigrazione anzitutto - tra il 1961 ed il 1968 si è registrato un saldo migratorio negativo di un milione e 100 unità ·dal Mezzogiorno - che ha falcidiato, la po,polazione meridionale delle sue classi più giovani, e l'eso,do agricolo,, hanno influito direttamente sul livello dell'offerta di lavoro e sul relativo I tasso di attività. Per quanto riguarda l'eso1do dall'~gricoltura è, infatti, noto che solo una minima parte degli occupati agricoli che l1anno abbandonato o abbandonano il settore hanno la possibilità e la capacità di inserirsi in attività extra-agricole. Si pensi che il gro,sso delle attuali forze di lavoro, in agricoltura (donne, ragazzi e vecchi) difficilmente trovano o,pportunità ·di lavoro nel settore industriale o nei servizi, per cui o· vanno ad ingrossare il numero dei disoccupati e dei sottoccupati, o, più semplicemente, finiscono per uscire dal mercato delle forze di lavoro. Nel Mezzogiorno tale fenomeno si è verificato in mo·do puntuale. La complessiva offerta di lavoro ha subìto un calo pro·g.ressivo• più o meno accentuato in corrispo·ndenza·· del maggiore O· minore esodo agricolo, ed è aumentata unicamente nel co,rso del 1967, anno in cui si è verificato un parallelo « ritorno » in agricoltura. Infine, nel mese di ottobre del 1969 le forze di lavoro• meridionali, co,nfrontate con il corrispondente mese •del 1968, risultano essere ulteriormente diminuite di 50 mila unità, gli occu•pati sono 70 mila in meno e il numero dei disoccupati aumenta. Emerge dunque una situazione quanto mai sconfortante. L'obiettivo della piena o,ccupazione sembra allontanarsi con il trascorrere del tempo, mentre la sostanziale carenza. della domanda di lavoro assottiglia le file di coloro che lavorano o chiedono lavoro, falsando in modo più o meno·_visto.so lo stesso significato ·dell'espressione « forze di lavoro » come misura dell'offerta presente sul mercato. Tuttavia, accettando per buono il tasso di attività della •popolazione del Mezzogiorno1 rilevato nel mese ,di ottobre del 1969 nella misura del 32,3% della po·polazio·ne presente, ne ·deriva che nelle regioni meridionali s~ riscontra attualmente un ulteriore fabbisogno di almeno· 400 mila ·po,sri di lavoro. La scarsa domanda di lavoro, dovuta ·prima alla fase recessiva degli anni 1963-1965 e poi al processo di riassetto tecnico ed organizzativo delle imprese, ha co,mportato eguali conseguenze negative sul livello 78 BibliotecaGino Bianco
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