.. Italo Talia tornano in primo piano, al centro 1del dibattito politico e tecnico proprio sulla scia dei problemi lasciati aperti ed insoluti dal primo programma econo,mico nazionale. Dal problema della casa a quello più generale della riforma urbanistica, dalla politica dei trasporti a quella dei servizi civili nelle grandi aree metropolitane, dalla programmazione sa11itaria a quella scolastica (scuola dell'obbligo, politica delle nuove sedi universitarie, i nuovi centri per la ricerca scientifica), si è compreso cl1e il filo capace di sciogliere l'intricata m·atassa che lega ed unisce la strategia delle riforme tro,va la sua origine nella politica meridionalistica, in una politica per il pieno impiego. delle forze di lavoro meridionali nel Sud. A Bari, prima Pasquale Saraceno, poi Francesco Compagna, infine Nino Novacco ed i meridionalisti pugliesi, hanno riproposto la necessità dell'obiettivo• della piena occupazione nel Mezzo,giomo. A Milano, Piero Bassetti ed il C.R.P.E. della Lombardia sono giunti, in un loro recente convegno, alla conclusio•ne che il raggrup·pamento degli obiettivi posti a base dello schema di sviluppo econo·mico lo•mbardo è legato ad « una nuova politica meridio11alistica che arresti i11 limiti ragionevoli il fenomeno migratorio ». A livello nazionale, i sindacati - seppure in forma contraddittoria - si sono· fatti portatori, durante l'autunno « caldo », della necessità del pieno im,piego delle forze di lavoro nel Mezzogiorno; e ad eguale conclusione era approdato il documento redatto dalla maggioranza parlamentare ed approvato a conclusione del dibattito sul Mezzogiorno alla Camera dei deputati. Sembra, dunque, che su un punto tutti concordino. C'è una riforma che viene prima di tutte le altre: il pieno impiego nelle regioni meridionali. Al raggiungimento di questo traguardo sono legate le altre riforme che, agitate negli ultimi cinque anni, occorre realizzare nel decennio che si apre con l'anno in corso. Si potrebbe obiettare che non vi è nulla di nuovo rispetto ai temi della politica economica degli a11ni 'SO, dal dibattito parlamentare sull'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno ~Ilo· Schema Vanoni e da questo al primo documento di programmazione, al cosiddetto « rapporto Saraceno ». Ciò che, però, ci sembra importante e degno di essere sottolineato è che il Mezzogiorno e la politica per il Mezzogiorno, declassata in questi ultimi anni al livello di una delle tante politiche regionali per le aree depresse, ritorna ad essere il no1do nella politica di svilt1ppo dell'intero· paese negli anni '70. A questo punto si pone un primo problema. Va innanzi tutto chiarito in quali termini si p·uò riproporre oggi, ne~la attuale situazione econo,mica del Mezzo·giorno, nel contesto dell'evoluzio·ne produt76 BibliotecaG'inoBianco
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