Enrico Vitiello razzarsi di Patrascanu a causa della sua popolarità, i so1 vietici erano soprattutto preoccupati dei suoi orientamenti « nazionali » 9 • Ciò che colpisce in questa vicenda non è solo1 l'intervallo di sei anni ch1 e passa fra il momento dell'arresto e: l'inizio del processo, ma anche il fatto che Patrascanu, inizialmente arrestato, a causa del dissidio poJ.i•tico col gruppo dirigente comunista, fu poi condannato sotto l'accusa di spionaggio e di complotto antigovernativo. Evi,dentemente, i servizi di sicurezza non erano in grado di « costruire » le prove della colpevolezza di Patrascanu 10 , e non si trovò niente di meglio che attribuire la lunghezza delle indagini alì'incapacità del ministro Georgescu. La pretestuosità dell'argo•mentazione è corroborata dal fatto che, anche dopo la destituzione di Georgescu, passarono due anni prima che l'atto di accusa contro Patrascanu fosse definito. A confronto, con la lentezza delle indagini è anco,ra più sorprendente la rapidità con cui si svolse il processo e fu eseguita la condanna. Ciò si può spiegare solo tenendo conto 1 del fatto che in alcuni paesi, dopo la morte di Stalin e lo smascheramento di Beria, già ci si avviava alla riabilitazione di alcune persone condannate ingiustamente, e che, passando· altro tempo, sarebbe stato più difficile agli avversari di Patrascanu imp·edirne la liberazione. Questo avrebbe significato il riconoscimento della sua innocenza e la rivelazione, probabilmente, ·degli abusi commessi, con tutte le conseguenze che ne sarebbero potute derivare. Bisogna, inoltre, tenere presente che, dopo la morte di Stalin, i dirigenti sovietici si adoperaro-no perché si applicasse anche negli altri p·aesi socialisti il principio della direzione collet{iva, e che, nel caso di un•a ristrutturazione del potere in Romania, sarebbe stato difficile tenere in disparte un Patrascanu, rico·nosciuto , i11nocente e rin1esso in libertà. Il gruppo dirigente comunista, per di più, si rendeva conto che, nella prosp·ettiva di una politica di maggiore indipendenza da Mosca, le chances di Patrascanu sarebbero aumentate, dal momento che questo dell'auto.nomia era stato l'orientamento di Patrascanu fin dai primi anni del dopoguerra. Per scongiurare una simile eventualità, Gheorghiu-Dej fece eli1ninare Patrascant1 e soltanto allora, consentì a cedere la segreteria del partito a Gheorghe Apostol, conservando la Presidenza del Consiglio. Solo più tardi Gheojrghit1-Dej portò la Romania sulla strada dell'indipendenza nazionale. Il processo di autonomia da Mosca, avviato 9 È possibile che Patrascanu non fosse stato del tutto estraneo al ,progetto di Federazione Balcanica che aveva portato alla scomunica di Tito e aveva fatto cadere in disgrazia Georgi Dimitrov, segretario del P.C. bulgaro. 10 Per una descrizione dei metodi impiegati dalla polizia segreta nella ricerca delle « responsabilità oggettive », anche se i fatti riferiti si svolsero in Cecoslovacchia, rinviamo alla lettura de La confessione di A. London, Milano, Garzanti, 1969. 72 BibliotecaGino Bianco
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