Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

, Giornale a più voci , . . rimento dei dietologi e dei nutrizionisti nelle comunità ospedaliere, la mancanza di educazio,ne alimentare nelle scuole, la insufficienza di p1 rovvedimenti per incrementare i consumi fondamentali e per correggere le consuetudini alimentari, l·a mancanza di controllo da parte di specialisti nella scelta dei sostituti del latte materno, oggetto anch'esso di pressione pubblicitaria ma- ·scherata e di operazioni commerciali assurde: tutti elementi che spiegano il comportamento statistico dei consumi alimentari it1 aliani, inserendoli nell'ambito delle irrazionalità pii1 sconcertanti. A di1 stanza di tre anni, tutto quanto costituiva allora il p1 rofilo negativo del complesso problema, è rimasto p,ressoché invariato, quando non si s.oiio dovuti riscontrare addirittura aggravam,enti: ad esempio la mancata entrata in vigore ,della legge sull'abolizione delle vendite a premio, che nel 1967 riten·evamo acquisita (mentre invece le vendite a premio hanno avuto un incremento notevole proprio nel delicatissimo settore dei prodotti per l'infanzia); come pure l'insufficiente azione dell'articolo 27 della Legge Ospedaliera, che « prevede», ma non « impone», l'istituzione del servizio dietologico negli ospedali regionali e provinciali. E dobbiamo ribadire ancora una volta che la irrazionalità della nostra situazione nutritiva si ripercuote in maniera più grave a danno delle popolazioni infantili. Nel corso ,degli ultimi tre anni ci siamo occupati particolarmente di questo problema, sottolineando come alla sperequazione nutritiva fra regioni del Centro-No1 rd e regioni del S,u.d--- rilevata sulle popolazioni scolastiche ,dall'Istituto della Nutrizione per conto ,del Ministero della Sanità -· facciano riscontro tassi di mortalità infantile estremamente diversi; quelli rilevati nel Mezzogiorno e nelle Isole so-no responsabili del ristagno del tasso statistico nazionale a livelli lontani da quelli degli altri paesi europei, che peraltro potrebbero essere rapidamente raggiunti ·se solo venisse instaurata una .politica assistenziale, non diciamo di p1 referenza verso il Mezzogiorno e le Isole, ma quanto men·o proporzionata agli indici di mortalità regionale. Ci semb,ra ormai acquisito, ad esempio, che l'Ente nazionale preposto all'assistenza all'infanzia, l'O.N.M.I., abbia condotto e conduca. una politica di distribuzione assistenziale - che si dovreb,be esprimere, dove necessario, nel settore della integrazione nutritiva ed in quello della educazione dietologica ,delle madri - che non tiene conto di quegli indici di mortalità, ma è sistematicamente attuata secondo oscuri criteri di preferenza (cfr. A. de Arcangelis, Gli spartiacque dell'assistenza, « Nord e Sud», giugno 1967; L'Opera inoperante, « Nord e Sud», agosto 1968 e Il teorema assistenziale, « Nord e S,ud », agosto-settembre 1969) che neppure i Ministri della Sanità in carica negli ultimi· tre anni sono riusciti a sradicare. Basterebbe, a dimostrarlo, la · persistente gracilità assistenziale nell'ambito della pròvincia napoletana (si vada a visitare il Consultorio dell'O.N.M.I. di Pozzuoli!) e della città di Na-. poli, provincia e città che possiedono tuttora gli indici di mortalità nel primo anno di vita più elevati d'Italia, e che si sono viste privare dell'Istituto Permanente di Fuorigrotta, malgrado il voto contr~rio unanime del Consiglio Com,unale di Nap~li, senza ved,ere instaurata, ma1grado le promesse e malgrado 55 - . .. ~ , , , .. · Bi lioteca Gino Bianco .. ., -

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