Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

Giulio Picciotti venta un richiamo alla vecchia p1 olitica _fondata sul 'continuo' che si tende a stabilire tilttora fra gerarchia ecclesiastica, strutture laiche organizzate e democrazia cristiana ». « Purtroppo - co·nclude Pratesi - si deve constatare che una lettera çome questa è quasi il contrario di quanto pur con accoramento si do·man•da. I vescovi italiani debbono rendersi conto· che non si P'UÒ più governare il laicato con i 'regimi delle capitolaz-ioni '... la questione è tutta aperta. Se i vescovi la ch.iudono, senza saggezza, non potrà derivarne alcun bene ». N-on diverso è il giudizio di l~a Valle 4 : « A me sembra un atto di grande imprudenza religiosa, per la ch1iesa, essersi fatta coinvolgere nella disputa tra i partiti e le correnti ... ». Gli interrogativi che sorgono dalla lettera di Po·m•a, ha rilevato Gabriele Zollo su « P·o,litica » 5 sono numerosi. Riguarda,no il mo~ mento scelto e· il mo.do di porsi d,ella gerarchia nei confro·nti della p-olitica italiana ( « ve·cchia tentazione di servirsi della DC come d-el braccio secolare· » ). Tuttavia la le·ttera del Presidente della CEI sollev.a « un problema reale ». « Resta infatti aperto il tema della legittimità di itn' associazione che si qualifichi cristiana e che si collochi in uno spazio ed ass11ma riloli nel soc·iale, con in p'iÙ la presenza di assistenti ecclesiastici. A meno di non voler ridurre il cristianesimo a ideologia, è da rivedere il mod,o di manifestarsi d'ella presenza dei cristiani nelle attività sociali e politiche. E questo indipendentemente dal fatto che le scelte di volta in volta operate ci piacciano o meno. Le ACL/ non hanno cioè ancora sciolto il grosso equivoco istituzionale. Certo, non solo le ACL/ sono scoperte su questo terreno ... La dem,ocrazia cristiana può- a11ere contribuito ad aumentare gli equivoci e non certo a indicare soluzioni positive ... Non sarebbe grave se anche in Italia accad'esse quanto da tem.po è già accaduto in altri paesi: la deconfessionalizzazione, la fine o la trasformazione delle forme confessionali in strumenti pienamente laici. Ne guadagnerebbe la demo·crazia italiana e il movimento operaio. Oltretutto sarebbe tutto da guadagnare per la comunità dei credenti italiani, che anche nel dopoconcilio non sembrano molto preoccupati a far segz,tire dei gesti reali, credibili, di conversione, alle tante parole dette ». Nel dibattito è interve:nuta anche la rivista dei gesuiti milanesi « Aggiornamenti so·ciali » più per mettere in guardia sulle gravi implicaiioni della lettera del card. Po,ma pe·r tutto il man.do cattolico 48 4 Raniero La Valle, articolo su « La Stampa», 20 marzo 1970. s « Politica », 29 marzo 1970. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==