.. / Le quattro domande del cardinale Po1na I espressione delle classi popolari, della classe operaia e di tutti i suoi naturali alleati ». Nell'altro caso, il movimento avrebbe dovuto comportarsi « senza angelismi se f asse stato messo di fronte al ricatto della destra con le elezioni politiche anticipctte ». Senza angelismi,. vuol forse dire senza guardare troppo al sottile, cioè anche se l'obiettivo della « ristrutturazione della sinistra italiana » non fosse già stato raggiunto, ugualmente i lavoratori cristiani si sarebbero trovati di fronte ad una pro•posta elettorale dell'ACPOL (sola -o unitamente ad altre forze politiche di sinistra, non è stato detto). In tutte le affermazioni di Labor appare 11na ipote·ca sul voto aclista. ·Gabaglio nega che questa esista sul n1ovimento come tale, e ciò è confermato ,dai deliberati ,del congresso di Torino. Ma Labor è ·ancora o·ggi consigliere nazionale delle ACLI e fa parte dell'attuale • magg10,ranza. Ora, se è vero, e non c'è ragione di dubitarlo, che nelle prossime amministrative le ACLI come movime,nto manterranno la loro autono·mia dalla sfera p·artitica, è altrettanto vero che il voto \aclista, liberalizzato e sensibilizzato alle linee laboriane, si potrebbe trovare di fronte ad una prima offerta politica ed elettorale (che non vuol dire necessariamente l'individuazione di un solo p·artito, nuovo o vecchio· che sia, m.a può rappresentare un'indicazione strategica di piiù vasto raggio nell'ambito delle forze di sinistra) ·proprio da parte dell'ACPOL. Una strategia che parte dalle aniniinistrative. Un'indicazione strategica sembra sia stata messa a punto da qualche tem.po. Se ne trova un'indicazione in un convegno -delle· ACLI che si svolse a Roma sul tema « Città e partecipazione popolare » dal 17 al 19 marzo '69, cioè d•opo la fo1 ndazione dell'ACP'OL. Labo·r, a conclusione dei lavori, disse che le stesse decisioni che egli si augurava sarebbero state prese dall'XI congresso ,del movimento circa il voto· libero degli .aclisti, avrebb-ero rappresentato· il modo più responsabile per rispondere alla crisi delle autonomie locali e degli altri istituti rappresentativi: « se infatti voto libero e fine del collateralismo non significa, come a mio avviso non può significare, un~ depoliticizzazione del movimento, se significa ... una sempre maggiore p•resenza dei lavoratori cristiani organizzati nel dibattito sulle scelte politiche cittadine, se, insomma sjgnifica ridare nel['ambito che ci con1p~te forza e rappresentanza autonoma al movimento ape43 ~ Biblioteca Gino Bianco -
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