Nord e Sud - anno XVII - n. 124 - aprile 1970

Alfredo Testi i costi relativi alla realizzazione delle singole fasi di attuazion.e· temporalmente definite, nonché le necessarie mo·difiche del quadro istituzionale. Dopo i risultati certamente non brillanti conseguiti co•n il programma 1966-70, si avverte ·dunque chiaramente l'esigenza di conferire all'attività della pub·blica amministrazion.é nella politica di piano un ·carattere di decisa operatività, fondato sia su1la preventiva definizione di un numero ben .preciso di azio,ni da affidare alle strutture pubblich·e (appunto, i « pro·getti sociali ») che sulle predisposizioni di tutti i necessari strumenti di •controllo della loro puntuale • esecuzione. Naturalmente, il metodo ·della « programmazione per progetti» ren,de più esplicite ed acute talune fondamentali esigenze ,di profonda revisione dei tradizionali metodi di attività ·della pubblica amministrazione. La nostra tradizione amministrativa si fonda infatti su di un o·rdinam-ento o.perante· per mezzo di co·mpetenze astrattam,ente determinate e ·di p•oteri giuridici separati, all'interno dei quali molto scarso è il rilievo ·che assumono i risultati e,cono,mici e sociali co·nseguiti. Una riorganizzazione dell'attività dell'amministrazione pubblica sullà base della esecuzione di progetti esecutivi richiede, al co1 ntrario, una chiara individuazione ed attribuzio-ne di responsabilità tra i vari organi, che investa tanto, i co-ntenuti quanto le mo·dalità -e·gli effetti delle azioni da intraprendere. I momenti più qualificanti di riforma dai quali muovere nella realizzazione dei pro,getti sociali devono consistere, da un lato, nella revisione dei criteri di decisione della spesa pubblica così com.e espressi nel bilancio dello· Stato e nelle singole leggi di spesa, e, dall'altro, nella a1dozio-ne di modelli organizzativi di tipo « funzionale», differenziati e tipici, per la programn1azione ed esecuzione degli interventi pubblici da parte ,de,gli organi amministrativi. È infatti evidente che, nella misura in cui il programma nazionale tende a diventare piano di « attività », salta la corrisp-ondenza meccanica e puntuale co•n le tradiziona1i strutture del bilancio dello Stato e la tradizionale ripartizione ,delle competenze della struttura amministrativa dell'ap·parato di go·v·erno, che tanto ha con.dizionato il raggiungirnento degli obiettivi del primo· programma ec-o·nomico nazionale. · Un tale cambiamento di indirizzi richiederà certamente una profonda revisione degli schemi di contabilità nazionale e delle norme sulle procedure ·amministrative. Infatti, nella misura in cui l'azione pubblica non si qualifica più soltanto com-e insieme di decisioni ·di spesa, ma invece sempre più come quadr~ di attività fi30 Biblioteca Gino Bianco.

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