Alfredo Testi modi più .efficaci tutti gli strumenti in grado· di indirizzare· l' evoluzione del sistema .economico e delle·· strutture sociali verso il raggiungimento delle finalità e degli ,obiettivi di sviluppo del paese, quali espressi •dagli o,rg.a.ni p,o,litico-legislativi depositari di tale potere. · L'argomento è co·mplesso., e ·sarebbe grave presunzione ritenere di poterlo svolgere nel brev•e spazio che qui ,ci è co1 ncesso. Nelle note che seguono, pertanto, ci si limiterà ad esaminare alcuni dei problemi relativi ad una questio,ne p.articola:re: quella del significato da attribuire alla p·artecipazione ,degli organismi regionali alla politica di piano. Questio·ne ,che, o,ltre a rivestire obiettiva rilevanza in un paese come il nostro caratterizzato da co,sì forti squilibri territoriali, acquista anche particolare attualità .e particolari co·ntenuti istituzionali alla luce della imminente completa attuazio,ne del1' ordinamento regio,nale. 2. In questi ultimi tempi il problema della spiegazione degli squilibri eco·no·mici regionali .e della ricerca ,dei mezzi p•er po•rvi rimedio è venuto• a~sumendo sempre maggiore importanza anche in Italia, ora che co,n i primi passi di una politica di programmazione economica si ·cercano di affrontare e risolvere in mo,do· organico vecchi e nuovi problemi di struttura. I peculiari contenuti politicoistituzionali che il problema degli squilibri e delle politiche regionali assume nel nostro paese, e la notevole asprezza polemica con cui troppo sp,esso le varie tesi sono state sostenute, tuttavia, no,n hanno certo giovato alla chiarezza dell'analisi ed all'utilità delle discussioni: ma hanno anzi contribuito a ,creare ,dibattiti artificiosi e falsi problemi che meravigliosamente si prestano a distogliere il paese dai problemi reali e dalle relative, concrete possibilità di intervento. E ci si riferisce in particolare alla scarsa co-nsapevolezza che ancora si dimostra di avere delle ·circostanze per cui rist1lta falla,ce e illusoria - anche se fo,rse per certi asp-etti allettante - la speranza di poter sciogliere a livello regionale dei no,di che vanno invece dipanati o recisi in ben altra sede ed a ben diverso livello. Così come lascia francam.ente p-erplessi la te·ndenza .dei discorsi intorno alla programmazione region~le ad assumere sem.pre più accentuatamente un aspetto statico, « orizzontale », nel quale ,diviene sempre più difficile tener adeguatamente co,nto dei rapidi mutamenti in ·atto nell'eoo•nomia ,del p,aese: •dallo· sviluppo tecnologico• al processo di concentrazione produttiva e finanziaria, al progredire dell'integrazione internazionale e così via. Certo, il superamento di ·questa situazione no·n è impresa di 22 Biblioteca Gino Bianco
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